Navigare sulle vie del canale del Moro

Celebrare la figura di Ludovico Sforza, ricordando le opere che hanno reso grande Vigevano, soprattutto una in particolare: la roggia Mora. Questo il progetto organizzato dal comune di Vigevano e pensato da Pier Luigi Muggiati, responsabile dei musei civici, che dalla serata di sabato 22 luglio al castello Sforzesco, permetterà di riscoprire uno dei canali storici che attraversa la città ducale, realizzato proprio dal principe Sforza.

Come ogni anno – spiega Muggiati – la città vuole rendere omaggio a quella che è stata una delle figure più importanti della nostra storia, in quanto grande personalità e grande innovatore.

«Quest’anno, però, si è voluto dare lustro a quella che era la visione globale del Moro su Vigevano e sul territorio studiando quella che è l’opera meno conosciuta, ma non di importanza, ovvero la roggia Mora». La mostra, che verrà aperta al pubblico nella sera di sabato 22 luglio, e che sarà possibile visitare fino al 17 settembre, si articolerà in due momenti ben distinti. «A partire dalle ore 21 – prosegue il responsabile dei musei – ci sarà “Roggia Mora, una storia lunga 60 chilometri”, momento in cui farò una chiacchierata di presentazione del progetto con tutte le città toccate dal percorso della Mora, così come di tutte le curiosità. Alle 21:45, invece ci sarà la vera e propria visita alla mostra nella seconda scuderia».

Una presentazione il cui scopo non è solo quello storico e divulgativo, bensì punta a un progetto più grande. «L’idea è quella di organizzare un percorso turistico da Prato Sesia, punto di origine della Mora, fino a Vigevano, – dichiara Muggiati – cercando di coinvolgere tutte le località attraversate dalla roggia». Oltre ad essere una mostra fotografica, con immagini relative al percorso del canale irriguo e degli elementi architettonici più rilevanti toccati dalle sue acque, sarà anche un evento multimediale e sensoriale, dove sarà possibile sentire la Mora, oltre che vederla. «È una mostra multimediale a tutti gli effetti – spiega il curatore dell’evento – soprattutto dal punto di vista sonoro. L’associazione Crea ha immortalato lo scorrere delle acque della roggia e gli audio ricavati sono stati inseriti all’interno della presentazione». Audio che non si limitano solo allo scorrere dell’acqua, ma anche ai rumori della città. «Girando per la mostra – conclude Muggiati – ci saranno dei Qr code che, una volta inquadrati con lo smartphone apriranno una pagina web che farà sentire i rumori “ascoltati” dalla Mora nel corso del suo passaggio a Vigevano. Un percorso immerso tra storia, paesaggi e sensorialità.

Rossana Zorzato

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