Caritas, un ponte verso il Nepal

Vigevano abbraccia il Nepal. Questo il progetto che dal 20 al 28 novembre scorsi ha visto unite le Caritas lombarde insieme alla Caritas del Nepal nelle città di Kathmandu e di Pokhara. Un incontro che ha voluto essere un’occasione di aiuto e condivisione tra due realtà tanto diverse quanto vicine e che ha visto quale coordinatore regionale don Moreno Locatelli.

IL PROGETTO Il viaggio era stato annunciato lo scorso lunedì 2 ottobre nel corso della visita della delegazione regionale nella sede diocesana di Caritas Vigevano, appuntamento di cui si era parlato nel quarto dei cinque punti di discussione della giornata. «Si tratta di un gemellaggio della delegazione lombarda con Caritas Nepal, per cui ho avuto l’onore di essere coordinatore regionale. Lo scopo è stato creare due Chiese sorelle che possano dare vita a un’unione tra una Chiesa minoritaria nepalese, ma molto viva e unita, e una Chiesa maggioritaria, quella lombarda».

Don Moreno Locatelli

L’ESPERIENZA Un viaggio di condivisione e arricchimento reciproco che ha dato molto a tutti i partecipanti. «In Nepal i cattolici sono solo 8mila su trenta milioni di abitanti – racconta don Locatelli di ritorno dal viaggio – ma sono riconosciuti dalla popolazione. La cosa che mi ha fatto davvero piacere è che la gente riconosce l’esperienza della Chiesa e coglie il motivo per cui noi siamo lì ovvero fare per i poveri ciò che ha fatto Gesù nella sua vita». Differenze che il direttore della Caritas diocesana ha notato anche nel rapporto tra religioni. «La popolazione nepalese è meno preoccupata di contaminarsi a livello religioso – prosegue don Locatelli – Per noi il senso di appartenenza è davvero forte, mentre da loro c’è una forte “contaminazione” degli uni con gli altri, che rappresenta un valore aggiunto. Vivono questa dimensione con più libertà, in uno stato dove il proselitismo è vietato per legge».

INSEGNAMENTI È stato quindi un viaggio indimenticabile, non solo per le persone conosciute e i paesaggi mozzafiato ammirati, ma soprattutto per gli insegnamenti che sono stati portati a casa. «Stare a contatto con loro ci ha dato davvero molto – spiega il direttore della Caritas diocesana – sono una Chiesa giovane che ha tanta voglia di esserci ed è riconosciuta molto nel paese per tutto quello che fai per i poveri. Grazie a loro abbiamo imparato a sospendere il giudizio e soprattutto questo viaggio ci ha dato la voglia di proseguire questo meraviglioso progetto, con una maggiore attenzione ai giovani e ai valori pastorali».

Rossana Zorzato

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