Covid e influenza al top a dicembre

Il mese di dicembre inizia con un’impennata dei casi da Covid-19 e da influenza stagionale. Trend che, complice la stagione fredda e il veloce mutamento delle varianti, vedrà sicuramente il suo picco nel periodo tra Natale e il prossimo gennaio.

DIFFICOLTA’ «Come sempre l’inverno porta più malanni e contagi – racconta il dottor Giorgio Rubino, presidente dell’Associazione Medici di Famiglia di Vigevano e Lomellina – Una tendenza che riscontro anche dai miei colleghi, i cui pazienti soffrono di malattie respiratorie, il che è comunque consono al periodo». Nonostante sia normale l’aumento degli stati influenzali e parainfluenzali nel corso dei mesi più freddi, ora che non c’è più obbligo di sottoporsi al tampone diventa sempre più complicato discernere se si è di fronte a un caso di Covid-19 o di semplice influenza stagionale. «Ultimamente ci sono diverse positività al coronavirus – prosegue il presidente di Amf – ma anche per noi medici è difficile capire se si tratta di influenza o meno. Senza i risultati di un tampone non è possibile capirlo poiché sia Covid-19 sia influenza stagionale hanno le stesse identiche sintomatologie ovvero mal di gola, tosse, raffreddore e febbre». Una positività che, qualora dovesse esserci, non pregiudica la quotidianità del soggetto come in passato.

Ora se si è positivi, ma non si hanno sintomi – continua Rubino – è possibile anche recarsi sul posto di lavoro purché si indossi la mascherina, uno strumento di protezione che, nonostante tutto, noi continuiamo a raccomandare in questo periodo di maggiore esposizione ai virus.

Così come è preferibile rimanere a casa nel periodo in cui la sintomatologia è più forte e più alto il rischio di trasmettere la malattia, che sia Covid o influenza.

VACCINI Per contrastare influenza stagionale e Covid-19 un ruolo importante viene sempre ricoperto dalla campagna vaccinale, come ha sottolineato dalla fine dell’estate la stessa Ats, invitando soprattutto i soggetti fragili a sottoporsi alla vaccinazione. «Ogni anno noi medici di famiglia continuiamo a consigliare il vaccino contro il coronavirus, così come quello antiinfluenzale – conclude Rubino – Ultimamente c’è una maggiore richiesta per quanto riguarda quello contro il Covid-19, richiesto soprattutto dai soggetti più fragili e da quelle persone nella fascia d’età dai 45 anni in su. Ora chi si vaccina non lo fa più per obbligo, ma per una necessità personale».

Rossana Zorzato

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