Its Vigevano, Henin: «Qui c’è spazio per un polo formativo tecnico»

Gli Its rappresentano un’occasione per lo sviluppo socio-economico di Vigevano e Lomellina.

Difficile pensare a un altro tipo di istruzione terziaria che potrebbe prendere piede in un’area circondata da università e che tuttavia ha bisogno di competenze specifiche per affrontare transizione ecologica e digitale.

Una necessità sentita per prima dalle imprese, secondo il presidente del Comitato intercategoriale Luigi Grechi si tratta di «un percorso ineludibile, dobbiamo passare dall’istruzione tecnica se vogliamo fare un salto di qualità», un’opinione condivisa anche dal sindaco Andrea Ceffa e in generale dalla politica cittadina.

ITS Jobs Factory Henin
Alberto Henin

LE TRE TORRI Del resto anche gli addetti ai lavori sono convinti che gli spazi ci siano. «La Provincia – commenta Henin – ha una struttura tale per cui i tre diversi centri produttivi, uno tarato più sui servizi come Pavia e due più industriali, Vigevano verso informatica e automazione, Voghera verso la meccanica, hanno la legittima aspirazione di avere un polo formativo ciascuna. Come Jobs Factory noi a Pavia siamo attivi da un decennio e ci rimarremo, dal settore costruzioni ci stiamo spostando anche sui servizi alle imprese in ambito economico e amministrativo»

A Vigevano siamo arrivati quest’anno e vogliamo essere parte del suo polo con le nostre specificità, se poi ne emergeranno altre che potranno trovare da altre Fondazioni Its, ben vengano per arricchire ulteriormente

Its istruzione tecnica

PUNTI DEBOLI Ma ci sono anche delle criticità da non sottovalutare. «Il partenariato aziendale è un tasto dolente – dichiara Henin – mi sto confrontando con i colleghi della sede Jobs Factory di Manerbio: il bresciano ha un sistema di aziende tale per cui fare un Its è come viaggiare in carrozza. Nel pavese la dimensione medio-piccola rende più difficile avere il sostegno di imprese in cui tutto il personale è impegnato sullo sviluppo del prodotto. Ma non credo che sia impossibile riuscirci, anche perché l’Its può configurarsi come hub di ricerca e sviluppo al servizio delle Mpi che non possono farla internamente, si tratta di un’evoluzione prevista dal Ministero sin dall’idea originale del 2008». Altro tasto dolente i programmi delle scuole superiori tecniche e professionali: «Le ultime riforme hanno privilegiato una formazione generale a scapito di quella specifica d’indirizzo, il che da una parte va bene perché è difficile tenere il passo con lo sviluppo scientifico e tecnologico, dunque serve una preparazione culturale adeguata, ma da un’altra parte impoverisce il percorso tecnico e lascia gli studenti nell’incertezza su come proseguire»,

così spesso si va all’università, che in molti corsi di fatto è una replica del liceo spostata su un livello più alto, ritardando l’inserimento nel mondo del lavoro senza che siano colmate le lacune tecniche

Gds

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