Dall’Asst supporto emotivo e videochiamate per i ricoverati

Presso i reparti Covid-19, nelle strutture di Asst Pavia, grazie alle donazioni giunte in questi giorni e alla disponibilità degli operatori tecnici e sanitari dell’azienda, sono iniziate le videochiamate alla famiglia, per coloro i quali non hanno la possibilità di utilizzare in autonomia un dispositivo smartphone o tablet. Questo servizio permette di mantenere attivi i contatti con i familiari dei pazienti ricoverati con il duplice beneficio, sia per il paziente che per la famiglia, di colmare il vuoto creato dall’assenza fisica degli affetti più cari e recuperare il supporto emotivo che l’immagine e la parola sono in grado di trasmettere. Grazie al personale attento e disponibile, nonostante la fatica a loro richiesta in questo periodo, non viene trascurata l’importanza, soprattutto nei pazienti anziani, della vicinanza visiva della propria famiglia, di sostegno ed incoraggiamento alla guarigione. Il servizio, apprezzato anche dal personale sanitario, permette di comunicare più efficacemente ai familiari, l’evoluzione e l’aggiornamento del decorso clinico.

STRAVOLGIMENTO ORGANIZZATIVO Il direttore di Asst Pavia, Michele Brait, ringrazia chi ha donato, i tecnici ed i sanitari che hanno reso possibile l’attivazione di questo servizio: «Grazie all’impegno di tutti, abbiamo messo in atto uno stravolgimento organizzativo: continuiamo a fare il nostro mestiere di curare i malati, ma in modo completamente diverso da prima».

Da tredici posti letto in terapia intensiva siamo passati a ventotto. Da zero posti in malattie infettive siamo arrivati a circa trecento, tutti dedicati ai malati Covid. Abbiamo accorpato reparti non internistici e potenziato i posti letto internistici riconvertendoli. Sono stati creati spazi di isolamento/osservazione nei principali Pronto soccorso di Voghera, Vigevano e Stradella; questi presidi sono stati dedicati all’intero percorso assistenziale di presa in carico dei pazienti Covid

E non ci si è fermati a questo: «Il necessario isolamento dei pazienti affetti da Covid-19 – prosegue Brait – da un punto di vista emotivo è una conseguenza pesante, sia per la persona malata sia per il familiare che, a casa, attende notizie sul decorso della malattia. L’impossibilità di avere contatti diretti con le persone di riferimento, rendono l’attesa ancora più penosa, pertanto, promuoviamo questo servizio di videochiamata al letto del paziente che, oltre a favorire le relazioni affettive, permette di accompagnare in maniera positiva il percorso terapeutico».

D.Z.

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