Avis Vigevano, festa per i 75 anni

Il momento è arrivato. Il lavoro dietro le quinte è stato notevole ma, alla fine, si è arrivati ad organizzare il 75esimo di fondazione dell’Avis. L’evento si terrà domenica prossima 26 giugno presso la Cavallerizza del Castello di Vigevano. Lì «ci sarà la consegna delle benemerenze ai Soci Donatori. Si festeggiano i donatori che fanno tanto per l’Avis e sono i nostri pilastri: è una manifestazione attesa da tempo, da tutti – spiega il presidente dell’Avis, sezione di Vigevano, Simone Carnevale Maffè – grazie anche alla collaborazione e interazione con l’amministrazione comunale di Vigevano, domenica si svolgerà la nostra festa celebrativa». La mattinata comincerà alle ore 9.45 con il ritrovo sul piazzale di San Pietro Martire, a seguire, alle ore 10, la Santa Messa. «Dopodichè, alle 10.45, ci predisporremmo, assieme alle autorità, per la sfilata – continua Maffè – il corteo sarà accompagnato dalla Banda di Santa Cecilia percorrendo via del Popolo, piazza Ducale, via XX Settembre per giungere alla Cavallerizza. Alle 11.15 ci sarà il saluto delle autorità presenti e la consegna delle Benemerenze. Infine, sarà servito un aperitivo, per chiudere la mattinata».

Il nuovo presidente Avis Simone Carnevale Maffè

Per l’Avis Vigevano si tratta di un anno e un momento particolare «festeggiamo il 75esimo di Fondazione – prosegue Carnevale Maffè – questo momento fa vedere che l’associazione c’è ed è presente sul territorio, è importante anche mettere in risalto la presenza dei benemeriti, dei donatori: il nostro fiore all’occhiello». L’associazione vigevanese conta tre mila iscritti è la più numerosa della provincia di Pavia, “funziona” bene perchè tutti si danno da fare. Maffè sottolinea «la generosità, il grande cuore dei cittadini vigevanesi, non manca mai di farsi notare: non solo attraverso il gesto di destinare il cinque per mille all’Avis, anche con donazioni spontanee che rappresentano moltissimo, per noi. Se tutto continua a funzionare dobbiamo ringraziare i volontari, il personale ospedaliero che è sempre pronto a darci una mano. Questo è il frutto di una relazione costruita nel tempo che fa sentire il donatore al centro di un’azione che lo vede protagonista, in relazione continua con il personale Avis e non solo: è davvero una bella conquista».

Isabella Giardini

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