Il cuore dei vigevanesi davanti al “loro” Beato Matteo

Le “giornate del Beato Matteo” hanno visto, come ogni anno, il corale tributo di tutti i vigevanesi (e non solo) al loro Santo Patrono, con l’interminabile pellegrinaggio davanti all’urna con le spoglie del Beato, nello “scurolo” della chiesa di San Pietro Martire e con le diverse celebrazioni tradizionali, a cominciare dalla “Novena”, la settimana di predicazione, che ha visto la presenza dei  frati della Provincia San Domenico in Italia, con Padre Stefano Prina, nei primi giorni e Padre Michele Sciotti nelle giornate conclusive. La sera del 7 ottobre, nella festa della Madonna del Rosario, per la celebrazione del Giubileo di San Pio V ha predicato lo stesso “Provinciale”, Fra Daniele Drago. Il prezioso servizio di catechesi e di confessioni dei Padri Domenicani ha aiutato a vivere nel migliore dei modi le festività patronali, dando il giusto spazio alla catechesi e alla dimensione spirituale. Ogni sera la celebrazione era animata da un coro delle diverse parrocchia e comunità vigevanesi, che hanno contribuito a sottolineare la dimensione di unità pastorale di tutto il vicariato urbano. Il 5 ottobre, nella memoria del “transito” di fra Matteo Carreri, ha avuto luogo, come tradizione, l’omaggio delle Contrade, con il corteo che si è snodato dal sagrato del duomo e si è concluso in San Pietro Martire con l’offerta della lampada che per tutto l’anno arderà davanti all’urna del Beato nello Scurolo. Particolarmente solenne la sera del 7 ottobre, nella ricorrenza della Festa della B.V. del Rosario, che quest’anno si è voluto legare alla conclusione del Giubileo per i 450 anni della morte di San Pio V, Papa Ghisleri, che era stato per alcuni anni Priore nel convento domenicano di Vigevano. Per l’occasione ha avuto luogo la concelebrazione di tutti i parroci della città, presieduta dal nostro Vescovo Maurizio e la predicazione è stata tenuta dal Priore Provinciale della Provincia Domenicane, Fra Daniele Drago. Particolarmente solenni, naturalmente, le celebrazioni della domenica e del lunedì, con la S. Messa del Volontariato la mattina di domenica 9 ottobre e il solenne pontificale di Mons. Vescovo con la presenza ufficiale delle Istituzioni Civili. Il lunedì del Beato Matteo, come è tradizione, ha visto i “pellegrinaggi” delle diverse parrocchie cittadine. Momenti tradizionali, ma ricchi di significato e soprattutto che ancora una volta hanno testimoniato il “miracolo” del Beato Matteo, che si manifesta in quel “legame” tutto particolare tra i vigevanesi e il loro patrono. Per certi versi inspiegabile con logiche terrene, ma che si “tocca con mano” in quel “feeling” unico tra la gente e il “loro” Beato. Quest’anno, in particolare, ciascuno ha portato davanti all’Urna del Beato Matteo le proprie preoccupazioni in questi tempi difficili, sia per la guerra che per le condizioni economiche di molte famiglie. Ciascuno, davanti all’urna del Beato Matteo, ha potuto vivere un momento di serenità e di speranza nella certezza che fra Matteo Carreri non dimenticherà mai la sua “amata Vigevano”.

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