«Tornerò in Lomellina per aprire i cantieri entro il 2023»: è questa la promessa fatta dal ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini al termine dell’incontro con amministratori e rappresentanti delle categorie produttive del territorio svoltosi nella mattinata di domenica alla Cavallerizza di Vigevano. L’appuntamento serviva per fare il punto soprattutto sulle opere necessarie alla realizzazione dell’asse di collegamento con il Milanese: il nuovo ponte sul Ticino, completato ma bisognoso di risorse per la viabilità di interscambio, e la “superstrada”, da anni al centro di un complicato iter.
L’incontro con sindaci e categorie si è svolto a porte rigorosamente chiuse, ma a margine del suo intervento Salvini ha fatto un sintetico punto della situazione: «L’impegno che il 2023 sia l’anno record per cantieri sbloccati e opere pubbliche cominciate – ha dichiarato al termine – è la mia priorità perché significa creare lavoro e sicurezza e tutelare l’ambiente. La prossima volta – ha poi promesso il ministro – torno in Lomellina per l’apertura dei cantieri, che prevedo entro il 2023».
Riguardo alla Vigevano-Magenta, nella conferenza dei servizi di mercoledì scorso è emerso che, rispetto al progetto già finanziato, mancano ancora 90 milioni, cifra “gonfiata” a causa del rincaro dei materiali. Un rincaro che non ha però cambiato le carte in tavola, secondo Salvini, che nei giorni scorsi ha scambiato qualche messaggio con il commissario Eutimio Mucilli (dirigente di Anas) per avere aggiornamenti in merito: «Si è già perso troppo tempo e investiti tanti soldi. Verranno trovati tutti i denari necessari sia per la Vigevano-Malpensa che per il ponte di Vigevano. Si aggiorna il progetto e poi si parte».
Alessio Facciolo