San Pietro Martire, restauri tra arte e fede

La comunità di San Pietro Martire ha vissuto domenica scorsa un bel momento di carattere culturale e spirituale. Nel corso di una “Elevazione Spirituale”, proposta dal Coro della Cattedrale, diretto da don Paolo Lobiati, nel pomeriggio sono stati presentati i restauri di due preziose opere, non solo dal punto di vista artistico: la Statua della B.V. del Rosario e la Cappella di S. Antonio.

La statua della B.V. del Rosario

La benedizione è stata impartita dal nostro vescovo Mons. Gervasoni ed è stata accompagnata dalla Corale del Duomo in un cammino spirituale con brani tratti dal Llibre Vermell de Monserrat, manoscritto del XIV secolo contenente i canti dei pellegrini che si recavano presso il Santuario della Vergine. Come ha sottolineato nel suo saluto il parroco don Emilio, infatti, il momento che si stava vivendo andava oltre l’aspetto puramente artistico, ma soprattutto in questa difficile ora per l’umanità assumeva il significato di “dono” e di preghiera per la concordia tra i popoli. Anche il nostro vescovo Maurizio ha sottolineato la dimensione spirituale ed escatologica della celebrazione, che ci invitava a riportare nelle proprie case il messaggio di Salvezza “incarnato” nei nostri cammini quotidiani, come pellegrinaggio.

La cappella di Sant’Antonio in San Pietro Martire

L’aspetto storico-artistico delle opere restaurate è stato presentato dall’Arch. Vittorio Sacchi, direttore dei Beni Culturali della nostra diocesi, il quale ha sottolineato non solo l’aspetto artistico, ma tutto il sapiente e paziente lavoro di restauro, curato per quanto riguarda la Statua della Madonna dalla ditta “Ferrari Restauri”, e per la Cappella del Sacro Cuore da “Kairos Restauri”. La Statua lignea Beata Vergine del Rosario è della fine ‘700, opera di Giuseppe Antignati uno dei più famosi scultori del legno di quei tempi, che aveva anche preparato il modello ligneo della Madonnina del Duomo di Milano, del quale era protostatuario. La Cappella di Sant’Antonio, la seconda a destra entrando in chiesa, è caratterizzata da un altare in muratura finemente decorato, sopraelevato rispetto al piano di calpestio della chiesa, delimitato da balaustre in pietra, e sormontata da una volta a crociera. Don Emilio al termine della celebrazione ha ringraziato i benefattori che hanno reso possibile questi importanti restauri, lanciando subito il prossmo obiettivo che sarà la Cappella della Madonna.

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