Signis / Ad agosto in Corea media cattolici in Congresso sul digitale

Il prossimo 15 agosto si aprirà a Seul il “Signis World Congress” dal titolo “Pace nel mondo digitale”. Signis è l’Associazione cattolica mondiale per la comunicazione, nata nel 2001 da due organizzazioni risalenti al 1928, che riunisce i professionisti cattolici impegnati nei media.

Il ciclo di conferenze – che potranno essere seguite anche in streaming – cercherà di dare una risposta alla domanda «come può essere raggiunta la pace nel mondo digitale?» e durerà fino al 19 agosto.

Secondo Daniel Han Seung-soo, presidente del comitato organizzativo, «il nostro mondo sta subendo una rapida rivoluzione digitale. Il principale punto all’ordine del giorno di questo Congresso mondiale sarà cercare strade per garantire ed espandere la pace nel mondo digitale».

Penso che i Cattolici, più di chiunque altro, dovrebbero assumere la guida nella realizzazione di questa pace nell’era digitale in cui viviamo

«Inoltre credo fortemente che i membri di Signis impegnati nel settore dei media dovrebbero ergersi in prima linea per guidare gli altri cattolici nella creazione di un mondo meraviglioso, vivibile e libero da conflitti».

Signis - il Comitato organizzativo
il comitato organizzativo di Signis

ARCHITRAVI Il dibattito sarà articolato in tre momenti di studio, il primo dal titolo “Iperconnessi eppure soli”, il secondo “Fake news e perdita di fiducia” e il terzo “La protezione della nostra casa comune”. Per quanto riguarda l’iperconnessione si cercherà di esplorare il rapporto tra quest’ultima, la percezione di sé e dell’anima, tema che assume una rilevanza particolare nel nascente metaverso il quale, spingendo a chiudersi nella comunità digitale rischia di rompere quella reale. In relazione all’argomento “bufale”, un’attenzione particolare sarà dedicata agli effetti sociali della falsità in rete, dall’influenza sui risultati elettorali in tutto il mondo all’accresciuta conflittualità in opinioni pubbliche sempre più polarizzate. Infine un collegamento tra la “casa” digitale e quella dell’intera umanità, la terra minacciata dal cambiamento climatico, per cercare di comprendere come la tecnologia digitale può giocare un ruolo sulla strada della decarbonizzazione, della tutela della biodiversità, dell’economia circolare e dell’eradicazione della povertà.

IDEE A CONFRONTO Accanto a quelli citati ci saranno due spazi di approfondimento dedicati ai giornalisti e ai giovani. Il “World Journalist Forum” metterà intorno a uno stesso tavolo alcuni dei giornalisti più influenti a livello internazionale, lo “International Youth Forum” rifletterà sulla «era di incontri senza contatto attraverso nuovi media come Zoom e il metaverso» e su come «possiamo portare avanti l’evangelizzazione sotto nuove forme» in queste mutate circostanze comunicative che, complice la pandemia, hanno visto ridursi drasticamente, soprattutto tra i giovani, il contatto faccia a faccia.

Gds

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