Arianna Censi è il vice sindaco di Città metropolitana, che è da sempre contraria alla Vigevano-Magenta, ha le deleghe all’Infrastruttura e alla Pianificazione strategica ed è iscritta al Pd. Consigliere Censi, qual è la posizione di città metropolitana in relazione alla Vigevano-Magenta?
«La posizione relativa sulla Vigevano-Malpensa è nota da tempo».
Può ribadirla?
«L’ho detto in numerose occasioni; in sintesi: servono un collegamento con Milano, il collegamento con Vigevano in maniera corretta eliminando le intersezioni a raso sostituendole con le rotatorie, intervenire sulla viabilità fino a Magenta e in prossimità di Pontenuovo. Soprattutto, non entrare nel territorio del Parco del Ticino, bensì passare a nord di Robecco usando lo spazio che esiste e senza consumare territorio inutilmente per una strada che nel progetto attuale è sovradimensionata».
Il progetto definitivo indica la realizzazione di una extraurbana secondaria di categoria C1 ovvero una corsia per senso di marcia: in che modo una strada a due corsie è sovradimensionata?
«Non credo che sia così. In ogni caso il calibro della parte che si collega al nuovo ponte sul Ticino è di tipo autostradale».
Città metropolitana propone una revisione dell’opera dall’inizio?
«Non è una riprogettazione perché il percorso è lo stesso, si tratta di cassare una serie di passaggi per una strada che costa meno ed è più utile.
La tratta C rimarrebbe simile con una riduzione del calibro in alcuni punti».
Per voi il braccio da Vigevano ad Albairate va bene?
«Sì, come dicevo la tratta C la immaginiamo simile con una riduzione delle dimensioni, ma sostanzialmente va bene».
Dov’è il problema principale?
«La tratta A deve essere totalmente modificata e poi non si può tralasciare il collegamento diretto con Milano. La tratta B deve essere recuperata, ma non come era, bensì intervenendo sul sedime stradale e sulla sicurezza».
In che tempi sarebbe portato avanti l’iter?
«Per me potrebbe partire anche domani».
In concreto?
«Non spetta a me stabilirlo».
Si potrebbero usare gli stessi finanziamenti previsti oggi?
«Questo dipende dal Ministero, che deve assumere una decisione. Sulla base di questa si deciderà come usare qui fondi».
Giuseppe Del Signore