Unità dei cristiani all’insegna del comandamento dell’amore

Si apre tra poco la Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, tradizionale appuntamento che caratterizza il mese di gennaio e vede coinvolti in tutto il mondo quanti si riconoscono nell’unica fede in Cristo e nell’ unico Battesimo ricevuto. Nata nel mondo delle chiese riformate, l’iniziativa ha visto la luce agli inizi del Novecento ed è stata recepita dalla Chiesa Cattolica, che ne ha fatto un momento fisso per farsi eco della preghiera di Cristo per i suoi durante la Passione «affinché siano una cosa sola».

PIETRO E PAOLO Significativa la data scelta per celebrare questo evento di preghiera, che si apre il 18 gennaio (un tempo memoria della Confessione di Pietro sia per la Chiesa cattolica sia per quelle riformate) e si conclude il 25 gennaio, giorno della memoria liturgica della conversione dell’apostolo Paolo, apostolo delle genti e straordinario esempio di come l’unità possa nascere solo dall’incontro con Cristo e il Vangelo. Il Concilio Vaticano II ha dato nuovo impulso all’iniziativa, valorizzandola con un’apposita Congregazione, oggi Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani.

IL TEMA Proprio quest’organo, in collaborazione con il Consiglio mondiale delle Chiese (presso il quale la Santa Sede è “osservatore”) individua ogni anno un tema biblico che faccia da sfondo alla preghiera e che accompagni la riflessione nelle varie comunità. Quest’anno la scelta è stata quella del “comandamento dell’amore” con il titolo: “Ama il Signore Dio tuo…e ama il prossimo come te stesso” (Luca 10,27). È questo infatti non soltanto il “riassunto” di tutta la Rivelazione Cristiana, ma soprattutto il punto fondamentale sul quale costruire una vera unità. La fede in Dio, rivelato in Gesù Cristo e la testimonianza della carità, sono infatti il distintivo fondamentale di chi porta il nome cristiano e il cuore della vita di ogni Chiesa.

IN DIOCESI Facendo tesoro di questa storia e raccogliendo l’invito del Dicastero romano, anche la Diocesi di Vigevano vivrà un momento di preghiera con la Veglia ecumenica, che sarà celebrata il 20 gennaio alle ore 21:00 presso la chiesa del convento dei frati Cappuccini a Vigevano. In quell’occasione il vescovo di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, guiderà la preghiera insieme ai rappresentanti delle Confessioni cristiane presenti sul territorio: Ortodossi Copti, Ortodossi di Costantinopoli, Ortodossi Rumeni e Cristiani Evangelici di Riverchurch. Il valore aggiunto di quest’anno è che la celebrazione è stata preparata non solo dall’ufficio missionario, ma da un’apposita commissione composta proprio dai rappresentanti delle altre chiese sorelle.

don Carlo Cattaneo

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