Regione, le richieste di Vigevano e Lomellina ai rappresentanti del territorio

In Regione Vigevano e la Lomellina trovano l’unica rappresentanza istituzionale al di fuori della Provincia.

Ruggero Invernizzi e Andrea Sala sono gli unici politici del territorio che hanno un incarico in un ente al di fuori della provincia di Pavia, Sala quello di consigliere regionale, Invernizzi un ruolo di primo piano come quello di sottosegretario,

uno dei quattro scelti dal presidente del Consiglio regionale Attilio Fontana. E’ naturale dunque che siano riposte soprattutto in loro – e in misura minore nell’assessore regionale alla famiglia e alla disabilità, la vogherese Elena Lucchini (Lega), e al capogruppo di Fi alla Camera Alessandro Cattaneo – le speranze di vedere accolte le istanze di un territorio che negli anni Duemila ha fatico a trovare ascolto al di fuori dei suoi confini, come dimostra anche la disaffezione dell’elettorato.

AI MINIMI Se le consultazioni regionali di Lombardia e Lazio hanno segnato ovunque una fuga dalle urne, è pur vero che in Provincia (affluenza al 38.5%, meglio del 36.8% di Mantova, ma molto distante dal 45.3% di Brescia, la migliore) tra i peggiori undici comuni per partecipazione al voto ben dieci sono stati lomellini: Breme (24.9%, un votante ogni quattro bremesi), Suardi, Langosco, Sartirana, Rosasco, Valeggio, Candia, Cozzo, Ottobiano e Valle, nessuno dei quali raggiunge l’affluenza di almeno un terzo dei votanti. E anche nei centri principali la situazione non migliora, con il 38.4% di Vigevano (inferiore a Pavia e Voghera), il 34.7% di Mortara, il 34.3% di Gambolò e Sannazzaro, il 36.9% di Garlasco, il 29.8% di Mede, il 32.1% di Cassolnovo. Nonostante la scarsa partecipazione, chi si è recato ai seggi ha espresso con forza la preferenza per i candidati più “vicini”, tanto che Invernizzi ne ha ottenute 3228, Sala 4552, ma anche Antonello Galiani (Noi Moderati), con 2101, e Arianna Spissu (Pd), con 1847, hanno segnato risultati significativi spingendo i propri partiti su percentuali più alte del dato medio provinciale.

SENZA RISPOSTA A maggior ragione si comprende perciò che il mandato di Invernizzi e Sala sarà valutato sulla base dell’effettiva capacità di svolgere l’azione di rappresentanza, ma quali sono le domande a cui Vigevano e Lomellina aspettano sia data una risposta? Durante la campagna elettorale L’Araldo ha interpellato le realtà produttive e tutti i portatori d’interesse della società civile allo scopo di individuarle e di farne una mappatura, che ha visto emergere con forza l’esigenza di un rinnovamento infrastrutturale a livello materiale e immateriale. Assolombarda e Confartigianato hanno chiesto con forza un’accelerazione per la Vigevano-Magenta – anche se la competenza regionale è limitata, ma sembra arrivato davvero il momento per il bando della tratta C dal nuovo ponte sul Ticino ad Albairate – e sul raddoppio ferroviario, atteso anche dall’associazione dei pendolari Mimoal, così come Coldiretti vuole dalla Regione un sostegno al “piano invasi” e una gestione della risorsa idrica non emergenziale, con una spinta anche alla digitalizzazione del settore agricolo che potrà essere data in prima persona proprio a Invernizzi, al quale è stata assegnata la delega nel campo della transizione digitale.

Invernizzi (Forza Italia)

IN SOSPESO Un altro tema su cui la Lomellina così come la Provincia e la Lombardia intera sono particolarmente sensibili è la sanità. La giunta uscente ha approvato la riforma del sistema regionale e introdotto, in linea col Pnrr, Ospedali e Case della comunità, ma in assenza di personale rischiano di essere delle cattedrali nelle risaie – o delle parrocchie, a seconda delle dimensioni – e di non aiutare un settore salute che è in forte sofferenza per la penuria di medici – di medicina generale e ospedalieri – e infermieri che fa da contraltare a liste d’attesa fuori controllo, preoccupazioni condivise da Ordine dei medici, Associazione medici di famiglia di Vigevano, organizzazioni sindacali. Senza dimenticare, per la città ducale, il dibattito sulla costruzione di un nuovo ospedale, progetto sostenuto in primis dal sindaco Andrea Ceffa, che proprio nel presidente Attilio Fontana trovò un sostegno che ora attende di concretizzarsi.

FORMAZIONE Accanto alla salute, si possono citare ambiente – la siccità del 2022 non si è fermata e l’estate del 2023 potrebbe proporre scenari peggiori di quella passata, l’inquinamento atmosferico fa della pianura Padana un’area tra le più inquinate del mondo, due aspetti che colpiscono con forza anche la Lomellina – scuola, con l’attesa per un ripensamento della formazione professionale che non arriva solo dalle istituzioni scolastiche, ma anche dal mondo del lavoro, e la richiesta di interventi per contrastare la dispersione scolastica (lo stesso Pnrr prevede un coinvolgimento a più livelli). Infine proprio l’occupazione, dove secondo la Cisl è necessaria una spinta in ambito agricolo, calzaturiero, meccanico.

Giuseppe Del Signore

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