Coronavirus, il focolaio alle pianzoline si aggrava

Sono 5 le consorelle decedute positive al coronavirus, mentre l’Ats di Pavia prepara il trasferimento delle altre malate in un centro specializzato.

Da domani – spiega il direttore generale Mara Azzi – il maggior numero possibile sarà trasferito in una struttura di degenza, una soluzione che si è resa necessaria in relazione all’elevato numero di operatori positivi, che pone un problema di continuità nell’assistenza

Delle 55 sorelle risultate positive al tampone 5 sono morte e la preoccupazione delle autorità sanitarie è che anche altre possano peggiorare, dal momento che la maggior parte sono anziane e hanno altre malattie croniche, fattori su cui il Covid-19 potrebbe avere un impatto severo. Nello stesso tempo Ats prosegue il monitoraggio tramite la presenza in loco delle Usca, che sono attive sia nel centro sociale – dove sono 13 su 23 gli operatori positivi – sia nel convento, che è situato in una posizione diversa. L’obiettivo è impedire che il contagio possa propagarsi ulteriormente, anche in considerazione del fatto che la manifestazione dei casi è stata improvvisa e senza che ci fosse un “paziente zero” identificabile. «Non c’è stato alcun campanello d’allarme – commenta Azzi – fino a quando non si sono manifestati i sintomi in contemporanea in più persone». Difficile fare ipotesi sull’origine dell’infezione; trattandosi di una struttura residenziale protetta può essere legata a un operatore o a un visitatore, anche se le visite sono limitate a casi particolari.

Gds

Le ultime

1° maggio / Premio Fedeltà al lavoro, ricordando Antonio

Un primo maggio velato di tristezza, mercoledì mattina a...

Lourdes, esperienza che riempie di energia

Il 2 marzo 1858 Bernadette riceve dalla Bella Signora...

A Vigevano lavori sempre in corso

Cantieri senza un traguardo imminente perché, se prima doveva...

I 5 Stelle guardano all’Europa

L’unico fronte è quello delle Europee, con la candidatura...

Login

spot_img
araldo
araldo
L'Araldo Lomellino da 120 anni racconta la Diocesi di Vigevano e la Lomellina, attraversando la storia di questo territorio al fianco delle persone che lo vivono.

1 commento

  1. È possibile conoscere i nomi delle consorelle decedute?
    In passato, frequentavo la casa madre poiché avevo ben due zie in quell’ordine.

I commenti sono disabilitati