La nazionale di atletica guarda alle Olimpiadi di Parigi e agli Europei di Roma con ottimismo

2024 significa giochi olimpici a Parigi, in programma dal 26 luglio all’11 agosto, ma significa anche campionati europei di atletica leggera, in agenda a Roma dal 7 al 17 giugno. Due appuntamenti importanti, ai quali l’Italia si presenta carica di aspettative e con una buona dose di fiducia.

«Ci presentiamo in condizioni eccellenti – afferma Andrea Giannini, tecnico dell’Atletica Vigevano e responsabile del salto con l’asta della nazionale italiana  – arriviamo da anni durante i quali l’atletica ha riscontrato dei grandi risultati. Il movimento è vivace, abbiamo eccellenze ovunque».

OTTIMISMO Giannini  nel 2021 si era recato a Tokyo per seguire le Olimpiadi con la Nazionale di atletica in qualità di advisor per il salto con l’asta e non più tardi dell’anno scorso, aveva seguito i mondiali di atletica tenutisi a Budapest sempre in qualità di responsabile del salto con l’asta della nazionale italiana, assistendo tra l’altro al trionfo di Gianmarco Tamberi. Tamberi è uno dei nomi sui quali l’atletica punta forte, in virtù dei recenti trionfi ottenuti a Tokyo e Budapest: «Riuscire a riconfermare i 5 ori delle scorse olimpiadi non sarà certo impresa da poco, ma faremo di tutto per confermarci ai vertici». Giannini intanto vorrebbe

«andare a Parigi, faccio il responsabile di settore ma è soprattutto importante che gli atleti vengano seguiti dai propri tecnici. Il mio ruolo è quello di coordinamento tecnico, per cui resto a disposizione delle scelte del settore».

RICONFERMARSI L’atletica italiana proverà quindi a riconfermarsi e a dire la propria anche nei prossimi appuntamenti. «Siamo in salute, grazie ad un lavoro che ha avuto inizio nel 2013 – spiega Oscar Campari, direttore generale dell’Atletica Vigevano e componente del Consiglio Nazionale Fidal – prima delle Olipiadi ci saranno gli Europei di Roma. Vedremo di approciarci in modo positivo. Tamberi sarà protagonista, idem Jacobs. Abbiamo la marcia e le staffette che sono in salute. In Italia il movimento dell’atletica è in crescita: disponiamo di giovani interessanti che potranno sicuramenre dire la loro». Nel corso della propria carriera, Campari è stato capo delegazione della nazionale italiana di atletica leggera a molte manifestazioni internazionali, come i campionati mondiali indoor in Polonia e Stati Uniti, ai campionati europei a Praga e di campestre in Francia. Visto il proprio bagaglio, sa quali devono essere gli ingredienti necessari per provare a rimanere al vertice.

«L’aspetto più importante è che gli atleti abbiano consapevolezza delle proprie capacità e che continuino a lavorare e allenarsi con grande impegno: esattamente nel modo in cui hanno e stanno continuando a fare».

TUTTO IN CRESCITA Da Roma prima e da Parigi dopo l’Italia si aspetta davvero molto: «Tamberi è sicuramente una delle nostre punte di diamante – analizza Daniele Perboni, giornalista sportivo che  per anni ha diretto la rivista Atletica Leggera – ma anche Jacobs può riconfermarsi. Vero che è reduce da un periodo altalentante, specie dal punto di vista fisico, ma anche lui potrà sicuramente dire la propria. C’è anche Antonella Palmisano, marciatrice che a Tokyo ha vinto l’oro nei 20 Km e il brozo ai mondiali di Budapest 2023, sempre nei 20 km. Gli ingredienti per poter pensare di fare bene ci sono tutti, sotto ogni punto di vista». Secondo Perboni, quindi «l’atletica deve proseguire nel proprio percorso di crescita senza fermarsi. I nostri atleti ci hanno dato un sacco di soddisfazioni. Questo è uno sport universale, basti pensare che a Tokyo sono arrivate a medaglia 30 nazioni. Possiamo fare bene».

Edoardo Varese

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