Mede, campanile restaurato

A buon punto i lavori di restauro esterno della chiesa di San Marziano e Martino, iniziati a fine giugno e affidati alla Kairos Restauri Snc e alla H Ponteggi Srl. L’intervento, dell’importo di 260 mila euro, è realizzato in parte con il contributo dell’8 per 1000 e in parte con offerte della comunità e fondi parrocchiali. Terminato da pochi giorni l’intervento alla sommità del campanile, che è stato scoperto. «Avremmo dovuto inaugurarlo domenica – spiega il parroco don Renato Passoni – ma dato che le norme anti-covid non consentono assembramenti ci siamo presi un po’ di tempo. I lavori continuano in settimana». L’intervento si divide in due fasi: la prima riguarda il restauro del campanile, particolarmente interessante sia dal punto di vista storico che tecnico per i materiali costruttivi con cui è stato realizzato e per la sua altezza. La seconda fase riguarda il restauro della facciata e del prospetto laterale con la sistemazione delle formelle decorative, delle cornici in cotto e dei portoni in legno. Il progettista e direttore dei lavori è l’architetto Vittorio Sacchi, responsabile dell’Ufficio diocesano dei beni culturali. Il campanile fu costruito ai primi del ‘900: animatore di questa impresa fu don Siro Damiani che il 20 aprile 1902 benedisse la prima pietra. In essa era stata murata una bottiglia contenente una pergamena che riportava “A.M.D.C. Ad maiorem Dei gloriam, l’anno del Signore 1902 ed alli 20 del mese di aprile, governando la Chiesa il S. P. Leone XIII e regnando S.M. Vittorio Emanuele III re d’ltalia, venne posta la prima pietra di questo campanile, innalzato a cura della fabbriceria della Parrocchia, col concorso dell’onorevole Municipio e della cittadinanza di Mede”. Il progetto fu affidato all’ing. Crescentino Caselli, professore nella Regia Accademia delle Belle Arti di Torino. L’11 dicembre 1902 venne posata la croce dorata sul vertice del nuovo campanile, alto 63 metri, base di 5,50. Nell’anno successivo vennero inserite le ringhiere in ferro ed il nuovo orologio acquistato dal Comune. Venne rinnovato anche il concerto delle campane, con l’acquisto di 6 bronzi fusi dalla ditta Barigozzi di Milano, in luogo delle vecchie 5. Nell’estate del 1904 si inaugurò il campanile, come ricorda la lapide posta alla base del monumento.

Davide Zardo

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