Vigevano, una settimana di “Fashion Week” al Casale

Cinque giorni dedicati a moda, creatività, cultura e anche a riscoprire l’appartenenza alla comunità scolastica. Questa è stata la “Fashion Week” che si è svolta al Casale la scorsa settimana e che ha coinvolto sia gli studenti sia il personale scolastico, un’iniziativa che è partita dal basso e un po’ in sordina, ma che ha finito col conquistare tutta la scuola.

IL PROGETTO Ad aprire le danze è stato il giorno dedicato al look monocolore, seguito da quelli rivolti a eleganza, abbigliamento sportivo, abiti tradizionali e infine vintage. «La proposta è nata dagli studenti – racconta il dirigente scolastico Elda Frojo – i rappresentanti d’istituto hanno accolto un’idea lanciata dal giornale scolastico “Voci di Corridoio”, che un po’ per gioco li aveva interpellati. Lunedì abbiamo iniziato a notare una strana prevalenza di studenti vestiti “a tinta unita” e ha iniziato a spargersi la voce, con una partecipazione sempre maggiore dei ragazzi e perfino dei docenti». Al di là dell’aspetto “ludico”, che pure ha una sua valenza al termine del primo anno scolastico tutto in presenza dopo il biennio della “Didattica a distanza”, contano i risvolti educativi. «Il nostro istituto ha un corso “Moda” – prosegue il dirigente – e quindi c’è un legame diretto con la didattica ed è positivo che siano stati gli studenti a coglierlo per primi. Mi piace sottolineare soprattutto la giornata dedicata agli abiti tradizionali perché il Casale è una scuola che vanta una nutrita presenza di studenti stranieri e vederli sfoggiare con orgoglio i vestiti che li legano al paese d’origine e alla storia delle loro famiglie è stato davvero bello, un modo per esprimere il dialogo tra culture diverse che come scuola cerchiamo di portare avanti nella nostra quotidianità che è intrinsecamente multiculturale». Anche secondo i rappresentanti d’istituto Djenebea Diaby e Francesco Napoli questo è stato un valore aggiunto:

Pensavamo fosse un modo carino per vivere la scuola oltre le lezioni tradizionali, ci sembra che il riscontro sia stato positivo, soprattutto per il “Culture Day” che ha permesso a tanti studenti di esprimere con gioia la loro cultura, portando anche tanto colore a scuola. E’ un progetto da riproporre nei prossimi anni.

Le studentesse dell’istituto Casale

BISOGNO DI LEGGEREZZA E’ importante infine il legame con l’istituto che gli studenti hanno espresso attraverso questa iniziativa spontanea. «L’obiettivo di questa “Fashion week” in salsa scolastica – commenta Amelia Kajno, studentessa di 3C Tur che per prima ne ha scritto – è quello di vestirsi di spensieratezza in questo periodo post-pandemico un po’ troppo grigio; si tratta di un modo per divertirsi rispettando ovviamente le norme scolastiche relative al decoro, indossando vestiti originali, ma che siano consoni all’ambiente scolastico». I modelli in giro per l’Italia e il mondo del resto non mancavano, senza dimenticare la presenza dell’articolazione “Moda”. «Abbiamo bisogno di creatività e leggerezza – spiega Gloria Antona, una delle docenti del corso – la pandemia ancora in corso e la guerra ogni giorno ci offrono pensieri angoscianti, anzi in futuro si potrebbe abbinare questo evento a delle iniziative di solidarietà».

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