Vigevano, iscrizioni dimezzate alla scuola per infermieri

Cala la mannaia sulla scuola per infermieri di Vigevano. Sono solo 25, la metà rispetto all’anno precedente, i posti di Infermieristica che saranno attivati dall’Università di Pavia all’Ospedale Civile per l’anno scolastico 2021-2022: le cifre, pubblicate sul bando d’iscrizione, vedono la città ducale in coda alle strutture ospedaliere sedi di lezioni, con Pavia che si accaparra 235 (su 260) posti disponibili suddivisi tra San Matteo (119), clinica Città di Pavia (76) e Maugeri (40).

UNA CONTINUA RIDUZIONE E non si tratta di un ridimensionamento complessivo: lo scorso anno erano infatti 200 gli slot per futuri infermieri, 50 dei quali al nosocomio ducale. I posti disponibili potrebbero essere soggetti a variazioni in base a futuri decreti ministeriali, ma l’eventualità che a crescere siano quelli messi a disposizione a Vigevano è molto remota: l’Ateneo pavese, infatti, a mezzo stampa avrebbe fatto sapere come la città ducale non sia reputata una sede appetibile per i novelli infermieri, che dopo aver ottenuto il posto chiederebbero il trasferimento verso altri lidi. Parole che riportano alla luce l’annosa questione sulla chiusura della sezione vigevanese di Infermieristica, più volte ventilata, con la stessa che anno dopo anno subisce ridimensionamenti sugli iscritti. Nel 2020, in piena pandemia, la chiusura (ufficialmente temporanea) sembrava anzi essere cosa già fatta.

PROTESTA LOCALE Una forte presa di posizione da parte della politica locale (sia di maggioranza sia d’opposizione) aveva però fatto sì che si innescasse una discussione tra il rettore Francesco Svelto e gli organi ministeriali, che avevano dato l’ok per mantenere la sede, seppur con un minor numero di iscritti. Una mobilitazione a difesa di quello che al momento è l’unico corso di laurea presente in città che parebbe essere pronta anche ora, visto che l’ulteriore taglio previsto per il prossimo settembre non induce a star tranquilli: il gruppo consigliare della Lega, in maggioranza, avrebbe in preparazione una mozione a riguardo da discutere nel corso del prossimo consiglio comunale (a fine luglio); il Pd, che lo scorso anno aveva promosso una petizione che aveva raccolto oltre 1500 firme, ha già ribadito la volontà di supportare il mantenimento della sede; anche i sindacati si sono espressi, giudicando sfavorevolmente la decisione presa dall’alto.

Della questione si discuterà anche nella commissione consiliare permanente dedicata ai servizi sociali, alle politiche del lavoro e della casa, e alla disabilità, convocata dal presidente Alessandro Rubino (Forza Italia) per lunedì prossimo alle 18.30.

Alessio Facciolo

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