Vaccini Vigevano e Provincia verso quota 90

La provincia di Pavia si avvicina al 90% di copertura della popolazione target.

La campagna vaccinale prosegue a rilento e mantiene stabile l’incremento di poco superiore al mezzo punto percentuale registrato in tutto il mese di ottobre (dati al 18-10).

Anche a livello comunale non si sono avute impennate nelle ultime settimane, nei prossimi giorni si inizierà a capire se l’entrata in vigore dell’obbligo di Certificazione verde sul posto di lavoro, tanto nel pubblico quanto nel privato, ha avuto come effetto un aumento di quanti si prenotano per vaccinarsi. Del resto a questo punto all’interno del target – coloro che volendo possono richiedere il vaccino perché non ci sono controindicazioni legate allo stato di salute che lo sconsiglino – è rimasto scoperto di fatto solo chi non ha voluto fin qui aderire, non essendo più un problema da tempo né l’approvvigionamento né la gestione delle prenotazioni.

NEL PAVESE A livello locale a Vigevano manca all’appello l’11.5% dei destinatari potenziali, mentre il 77.4% della popolazione residente ha avuto almeno una dose e il 69.6% due. A Mortara la prima fetta sale al 14%, mentre le altre due scendono al 75.2% e al 66.5%, il dato peggiore tra le principali città della Provincia. A Pavia gli “irriducibili” sono l’l1.7%, a metà strada è almeno l’83.1% dei residenti e ha concluso il 74.8%, a Voghera si è rispettivamente al 12.6%, al 77.6% e al 70.6%. In Lomellina spicca la situazione di Gambolò, che per le prime dosi è al 90.9% del totale dei gambolesi, e di Mede, che consegue lo stesso valore, ma sul target; anche Sartirana si avvicina per quest’ultima categoria (90%). Garlasco e Cassolnovo si collocano di poco al di sotto di Vigevano.

CONFRONTO Guardando al contesto regionale, la Lombardia è al 78.2% per la prima iniezione e al 72.2% per chi è potenzialmente immune, mentre il territorio provinciale si attesta al 78.4% e al 69.6%. Restano sotto osservazione le fasce d’età centrali: tra i 60 e i 69 anni mancano circa 150mila persone (il 12%), tra i 50 e i 59 circa 250mila (il 15%), tra i 40 e i 49 circa 323mila (il 21%), tra i 30 e i 39 circa 235mila (il 20%). Anche in quella 20-29 manca all’appello il 12%, ma si tratta di una delle ultime categorie che ha potuto accedere alla campagna vaccinale e quindi ha avuto meno tempo a disposizione. Pur trattandosi della regione che è al secondo posto in Italia per copertura e terz’ultima per numero di over50 che non si è voluto vaccinare (fonte Gimbe), è opportuno rilevare che il grosso dei “refrattari” si colloca tra chi è in età lavorativa e sarà in particolare in questi gruppi che si potrà verificare se il Green pass ha avuto un effetto di stimolo o meno.

Giuseppe Del Signore

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