Al via il cammino di preparazione del Grande Giubileo 2025

Inizia il cammino di preparazione al Grande Giubileo del 2025. Con una lettera indirizzata a monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, papa Francesco ha anticipato le linee guida dell’anno ormai prossimo, in attesa della promulgazione ufficiale della Bolla di indizione. Novità voluta dal Pontefice è la proposta di dedicare il 2024 alla preparazione spirituale dell’evento con un’attenzione particolare alla preghiera.

STARE IN PRESENZA «In questo tempo di preparazione – scrive Francesco – fin da ora mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande “sinfonia” di preghiera». Dunque una attenzione particolare a preparare i cuori ad accogliere il dono della misericordia di Dio, ma anche a maturare in alcuni atteggiamenti fondamentali che devono accompagnare tutta la vita cristiana. «Anzitutto recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo». Abituati nel contesto attuale alla frenesia del fare, l’intento del Papa è quello di invitare a una sosta, da gustare e vivere in compagnia di un Dio che è Padre ed ama stare con i suoi figli. «Preghiera, inoltre, per ringraziare Dio dei tanti doni del suo amore per noi e lodare la sua opera nella creazione, che impegna tutti al rispetto e all’azione concreta e responsabile per la sua salvaguardia». E al tempo stesso «come voce “del cuore solo e dell’anima sola” (cfr At 4,32), che si traduce nella solidarietà e nella condivisione del pane quotidiano». Un risvolto concreto e pratico, allora, anche per un’attività tradizionalmente considerata come alternativa all’azione, presentata anzi «come via maestra verso la santità, che conduce a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione». A guidare in questo itinerario è proprio l’esperienza

di rivolgersi all’unico Dio, per esprimergli quanto è riposto nel segreto del cuore.

IN DIOCESI In conclusione del suo messaggio, il Pontefice ha voluto indicare anche una prospettiva concreta ad ogni fedele per vivere questa preparazione «facendo del “Padre nostro”, l’orazione che Gesù ci ha insegnato, il programma di vita di ogni suo discepolo». A questo invito risponderà con prontezza anche la Diocesi vigevanese, presso la quale sono allo studio alcune proposte tese a raccogliere le provocazioni del Papa e a tradurle in un percorso che divenga nutrimento e stile per le singole Comunità. In questo il cammino è già favorito dai Programmi pastorali offerti dal vescovo di Vigevano, mons. Maurizio Gervasoni, negli scorsi anni dove temi come la Parola di Dio, la Liturgia e sulla Chiesa che hanno preparato il terreno a questo clima di rinnovamento e conversione spirituale richiamato da questo tempo di Grazia.

don Carlo Cattaneo

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