Concorso per i prof di religione

Il ministero dell’Istruzione e del merito e la Conferenza episcopale italiana hanno firmato, il 9 gennaio 2024, l’intesa sul concorso ordinario per i docenti di religione cattolica. Vi possono accedere coloro che risultino in possesso dei titoli indicati nell’intesa del 28 giugno 2012 (art.4), rilasciati da facoltà e istituti elencati nel Decreto ministeriale 70 del 24 luglio 2020. Tra i requisiti la certificazione, da parte dell’Ordinario diocesano competente per territorio, dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica. Il concorso si articola in due prove, una scritta e una orale. Il relativo bando, di cui è annunciata l’uscita nel prossimo mese di febbraio, conterrà i criteri che saranno utilizzati nelle prove e nella valutazione di titoli e indicherà le date delle medesime.
CANALE PRIORITARIO Contestualmente uscirà il bando del concorso riservato, che, con una procedura più veloce, sarà accessibile ai docenti di Rc che abbiano prestato, entro il termine fissato per la presentazione della domanda, almeno 36 mesi di servizio nella scuola statale, anche non continuativi e che siano in possesso dell’idoneità rilasciata dall’Ordinario diocesano. Ai sensi della legge 159/2019 (art.1bis, comma 2) per loro si prevede soltanto una prova orale di carattere metodologico/didattico, nella forma di una lezione inserita in un’Unità d’apprendimento. Per tale prova, la cui valutazione è declinata allo stato attuale in: progettazione pedagogico/didattica, contenuti, Inglese, tecnologia, esposizione/padronanza linguistica, non si prevede un punteggio minimo di superamento, in quanto sarà stilata una graduatoria ad esaurimento. Conferma dei dati esposti sarà fornita dall’uscita del bando, che fisserà anche la tempistica delle procedure concorsuali.
EDUCATORI I docenti della diocesi di Vigevano accolgono con piacere l’indizione dei due concorsi, dopo i due decenni trascorsi dall’ultimo. In particolare, saranno circa quaranta i Docenti che potranno aspirare, tramite lo straordinario, all’assunzione in ruolo. Nelle parole del cardinale Matteo Zuppi, firmatario, insieme con il Ministro Giuseppe Valditara, dell’intesa, «l’accordo riconosce e riafferma il valore degli insegnanti di religione nelle nostre scuole: educatori preparati e appassionati che arricchiscono l’esperienza scolastica con un’occasione unica di dialogo, approfondimento culturale e confronto interdisciplinare. È giusto che sia data loro maggiore stabilità e sicurezza». Un invito a valorizzare l’insegnamento della Rc nel curricolo dei vari gradi, oggetto di scelta al momento dell’iscrizione.

Reda Maria Furlano

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