Vigevano, la tradizione dei padri dottrinari

La prossima cerimonia di canonizzazione del Beato Cesare De Bus, morto ad Avignone il 15 aprile 1607, richiama la presenza feconda dei Padri Dottrinari, fondati dal nuovo Santo per l’insegnamento del catechismo ai piccoli e ai grandi.

LA CONGREGAZIONE I “Preti della Dottrina Cristiana” si diffusero grandemente in Francia aprendo 64 case tra collegi e seminari prestigiosi, e annoverarono tra i confratelli numerosi scrittori, studiosi e vescovi. La Rivoluzione non risparmiò la Congregazione che fu dispersa e le opere soppresse: diversi Padri persero la vita affrontando il martirio per la fede. Tra questi i superiori del collegio San Carlo di Parigi P. Claudio Bouchot e P. Eustachio Felix, ghigliottinati nel settembre 1792 e beatificati da Pio XI il 17 ottobre 1926. I Dottrinari sarebbero tornati in terra francese solo nel 1966; attualmente reggono le parrocchie di Cheval-Blanc e Cavaillon, in diocesi di Avignone, città natale del Beato Cesare. Dal 1947 i Dottrinari sono presenti in Brasile (divenuta provincia autonoma nel 1992), dal 1997 in India e dal 2006 in Burundi. In Italia i Dottrinari aprirono la prima casa a Sospello (allora in diocesi di Ventimiglia) nel 1664 e nel 1683 aprirono collegi ad Ivrea e presto in altre città del Piemonte e dello Stato Pontificio, tra cui nel 1706 la direzione del seminario annesso alla celebre chiesa romana di Sant’Agnese in agone. Papa Benedetto XIII assegnò ai Padri la chiesa di Santa Maria in Monticelli, che conserva dal 1837 le reliquie del Fondatore essendo annessa alla casa generalizia. Nel 1725 furono uniti i Dottrinari di Napoli e le case in Italia passarono alla nuova Provincia che nel 1747 vide l’unione degli “Agatisti” sacerdoti catechisti con sede presso Sant’Agata in Trastevere a Roma. Le soppressioni napoleoniche si abbatterono sui Dottrinari anche in Italia; quattro padri nel 1817 diedero nuova vita alla congregazione in Piemonte, nuovamente soppressa nel 1867. Partì dopo il 1870 la rinascita da San Damiano d’Asti con l’apertura di nuove case e collegi: tra queste ricordiamo Varallo Sesia, la cui “Villa Orelli”, casa per vacanze sulla collina, è rimasta nel cuore di molti ragazzi vigevanesi.

L’ISTITUTO NEGRONE Il vescovo mons. Barbero chiamò i Padri Dottrinari a dirigere l’Istituto Negrone nel 1954 con il compito di “aver cura della formazione religiosa, civile e tecnica dei giovani, orientandosi verso il ramo calzaturiero”. Il Negrone, fondato nel 1904 da donna Francesca Manara in ricordo del marito Giovan Battista Negrone, ricco industriale, era stato affidato prima ai Salesiani, e dal 1916 agli Oblati dell’Immacolata, l’ultimo dei quali, P. Antonio Fugazza era mancato nel 1953. Nel vasto complesso vi erano officine per le scuole di avviamento professionale (all’industria tessile) e il convitto maschile per frequentanti le scuole elementari e le medie – avviamento. Il 15 agosto 1954 fu firmata la convenzione tra il Pio Istituto e la Congregazione. I Padri Dottrinari inviarono da Torino tre giovanissimi sacerdoti: P. Luigi Basiletti (primo superiore), P. Mario Lano e P. Luigi Mosconi. I Padri trasfusero nel collegio convitto entusiasmo ed energia portando una straordinaria ventata in città: in quarant’anni passarono per il Negrone generazioni di Dottrinari (non solo italiani) come studenti, chierici (frequentando il Seminario Vescovile cittadino), e preti come assistenti e insegnanti. Nel 1979 l’ora scomparsa ala verso il Naviglio (già casa delle suore) fu destinata a casa di formazione per l’orientamento vocazionale e l’avviamento agli studi, con la presenza di molti giovani tra cui diversi provenienti dall’India. Nel 1955 fu avviato il corso di qualificazione per meccanici calzaturieri. Dal 1963 furono ospitate sezioni statali di scuole cittadine: nell’ala sinistra le scuole elementari “Regina Margherita” e a destra le scuole medie “Besozzi”. Il convitto fu chiuso nel 1970, mentre il semi – convitto, con la refezione e il dopo scuola rimase fino al 1997. I Dottrinari attrezzarono gli enormi spazi esterni dell’Istituto, costruendo nel 1959 una grande piscina (ora interrata) e molti campi da gioco. Nell’estate 1980 iniziò il “centro estivo” per anni il più frequentato e apprezzato della città. Intanto nel 1984 veniva aperta la scuola media parificata “G.B. Negrone” con la presenza di docenti religiosi e laici. L’istituto poteva contare sulla grande saggezza educativa dei Dottrinari, su docenti qualificati e validi e su strutture per la scuola, la ricreazione e il dopo scuola invidiabili. La diminuzione degli alunni a fronte delle eccessive spese di gestione della scuola e della grande struttura costrinsero la congregazione dei Dottrinari a ritirarsi dalla gestione del Negrone con la chiusura della scuola media nel giugno 1997. Nel 1983 è nata la associazione tra gli ex allievi dell’Istituto Negrone, che vanta tra i suoi membri l’attuale sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa. Anima è il P. Giorgio Levorato, per molti anni parroco in Francia. Il ricordo di questa splendida stagione educativa e i frutti del ministero dei Dottrinari per la nostra città rimangono nel cuore di chi ne ha goduto l’opera e si estendono alle famiglie e alle professioni degli alunni di un tempo. Ricordiamo i Direttori dell’Istituto Negrone: P. Aldo Luigi Basiletti (1954 – 1961 e ancora 1968 – 1970), P. Rinaldo Gasparotto (1961 – 1964), P. Battista Previtali (1964 – 1966), P. Elia Tonin (1966 – 1968), P. Luciano Mascarin (1970 – 1982 e ancora 1985 – 1988), P. Giorgio Levorato (1982 – 1985), P. Rinaldo Battaglio (1988 – 1997).

La Chiesa di Cristo Re a Vigevano

LA PARROCCHIA DI CRISTO RE Il lavoro dei Padri Dottrinari al Negrone apparve subito notevole, e persuase il vescovo mons. Barbero a chiedere a loro un altro sacrificio: impiantare e reggere la nuova parrocchia sorta in un territorio assai periferico e popolare (per nulla facile – aggiungiamo) di Vigevano, la Brughiera. Nel primo dopo guerra era stata eretta una chiesa provvisoria affidata a don Giuseppe Guglieri; ora era necessario dare vita a una chiesa parrocchiale vera e propria con le opere annesse. Nel 1960 si iniziò la costruzione della nuova chiesa dedicata a Cristo Re che risultò di forma ottagonale e ornata all’interno da un bellissimo affresco di Piero Delle Ceste (1912 – 1974) raffigurante “la Chiesa trionfante e quella militante” in riferimento all’imminente apertura del Concilio Vaticano II. Fu aperta nell’autunno 1962, mentre l’altare maggiore fu consacrato dal vescovo mons. Locatelli il 15 novembre 1992. Il 15 marzo 1960 il vescovo erigeva la parrocchia di San Giovanni Bosco in Cristo Re. Il titolare era stato un estimatore del metodo catechistico di Cesare de Bus; per l’inaugurazione della chiesa di San Francesco di Sales all’oratorio di Valdocco aveva chiamato un rinomato predicatore padre dottrinario a tenere il discorso. Il 1 luglio 1960 veniva nominato il primo parroco, P. Elio Lupano che si mise all’opera per rifinire la chiesa, costruire la casa parrocchiale e iniziare le strutture parrocchiali continuamente ampliate e ammodernate dai successori fino ad oggi. Il carisma dottrinario ha saputo coltivare in questi decenni un tessuto parrocchiale solido e ben formato: attualmente è parroco da molti anni P. Bruno Legnaro affiancato da P. Giuseppe Cuffari. Ricordiamo i Parroci succedutisi negli anni: P. Elio Lupan (1960 – 1970), P. Renato Zacquini (1970 – 1972), P. Aldo Basiletti (1972 – 1974), P. Battista Previtali (1974 – 1980), P. Rinaldo Battaglio (1980 – 1988), P. Bruno Legnaro (1988 – 1994 e ancora dal 2003), P. Angelo Bortignon (1995 – 1999), P. Giovanni Marco Perizzolo (1993 – 2003).

D. Cesare Silva (ex allievo Negrone)

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