Novità sostanziali per l’impianto Eni Est. Il colosso Eni conferma che il cantiere per la ricostruzione dell’impianto Eni Slurry Technology all’interno della raffineria a Sannazzaro è concluso.
Ci sono voluti quasi cinque anni per ricostruire la struttura che il primo dicembre 2016 ha subito pesantissimi danni a causa dello spaventoso incendio che ha fatto collassare l’intero impianto.
In queste settimane è attesa la visita del gruppo istruttore del Ctr (Comitato tecnico regionale) per la conclusione dell’iter autorizzativo propedeutico all’avvio dell’impianto, che ha già effettuato il pre-commissioning ed è pronto per entrare in funzione.
I LAVORI La ricostruzione è avvenuta in circa 30 mesi, con un totale di 5,5 milioni di ore lavorate e una media di 800 persone in cantiere con picchi di 1.600 persone. «Siamo orgogliosi di comunicare il prioritario obiettivo raggiunto di zero infortuni – commenta il direttore della raffineria Eni di Sannazzaro, Raffaella Lucarno – e questo è il più importante risultato, ottenuto grazie a tutte le funzioni Eni e delle imprese in appalto coinvolte e agli strumenti e metodi disciplinati dal Patto per la sicurezza». L’impianto Est sarà in messo in produzione in funzione dello scenario economico, presumibilmente dopo il primo trimestre 2021. Il processo Eni Slurry Technology è stato sviluppato nei laboratori e centri di ricerca Eni ed è in grado di ricavare carburanti di alta qualità da residui petroliferi, greggi pesanti e bitumi altrimenti non lavorabili e che andrebbero trattati come rifiuti o combustibili a forte impatto ambientale.
Stefano Calvi