Inflazione / Grechi: «Aumenti dappertutto»

Luigi Grechi presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, sul tema “effetti dell’inflazione sulle imprese, quali sono o saranno i costi che si sono maggiormente alzati”, spiega «dal nostro osservatorio posso dire che sarà quasi inevitabile non passare attraverso tre passaggi che porteranno a degli aumenti: quello relativo alla difficoltà dell’approvvigionamento delle materie prime (acciaio, ferro, tessuti in cotone, resine e resine sintetiche), quello del costo dell’energia, dell’elettricità e del carburante che incide e inciderà molto sia per il consumo dell’energia, in generale, che per il trasporto, se il prezzo del carburante non diminuirà, infine, ma non ultimo, il costo del riscaldamento, avremo sicuramente dei problemi il prossimo inverno». Secondo Grechi «questi aumenti incideranno su tutti i settori produttivi – continua il presidente di Confartigianato Imprese Lomellina – e questo rappresenta un grosso problema perché la gente continua a vivere, percependo stipendi fissi, fermi, quindi non consuma, medita, taglia dove può, oramai la lista della spesa è la lista di ‘quello che si può comprare’, perché non si può fare in altro modo. Davanti a questo scenario è davvero difficile pensare a cosa potrà accadere a settembre: è logico, abbiamo tutti quanti bisogno di staccare, di andare in vacanza, ma i pensieri rimangono, soprattutto per chi vive situazioni di incertezza e instabilità». E continua «se rimane questa situazione i mesi che ci attendono saranno molto difficili. Ci sono grandi aziende, penso a marchi internazionali come “Chanel”, “Hermes”, “Louis Vuitton” che hanno grandi ordini che non riescono ad evadere per mancanza di personale e di approvvigionamento di materie prime: è sufficiente questo esempio per comprendere che l’orizzonte è decisamente nebbioso». In mezzo a tutta questa, reale, oggettiva negatività, c’è un dato che ci permette di alzare la testa. Lo sottolinea fermamente Luigi Grechi «sì, voglio rimarcare questo dato, vale a dire, il fatto che la domanda estera è forte, che il manifatturiero italiano rimane forte». Un aspetto importante. Al quale “agganciarsi” e prepararsi a ripartire.

Isabella Giardini

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