Se non ora quando? Per Vigevano sarebbe il momento della tariffa puntuale. La differenziata è ferma, anzi vive una fase di peggioramento, al contempo nell’ambito del Pnrr l’Italia prevede di investire 2.1 miliardi proprio nello sviluppo della raccolta dei rifiuti. Le obiezioni dell’amministratore unico Tognon e del sindaco Ceffa sono legittime – se manca la consapevolezza dei cittadini si potrebbe avere una reazione di rigetto – ma due anni di pandemia e di misure restrittive hanno insegnato che gli italiani hanno forse una percezione troppo negativa di loro stessi. Si temevano folle a spasso durante i lockdown e invece hanno prevalso civiltà e senso di responsabilità, si era preoccupati dell’emergere di schiere di “no vax” e “no green pass” e invece le cifre dicono che l’87.3% degli italiani vaccinabili si è vaccinato e i vigevanesi sono pure di più, quasi 9 su 10.
Certo, per la differenziata la situazione è diversa e la città non riesce a schiodarsi dal 60%/63%, ma proprio per questo si potrebbe ipotizzare che sia l’ora di un intervento più forte, senza dimenticare che adesso ci sono delle risorse che è possibile ottenere «a fondo perduto», come recitano i bandi, e dunque gli investimenti non ricadrebbero sulla Tari, come invece succederà se alla tariffa puntuale, che comunque è il punto di arrivo da raggiungere, lo dichiarano gli stessi Tognon e Ceffa, si arriverà tra 5, 7 o 10 anni.
Partecipare oggi alle gare, che sono state pensate appositamente anche per comuni delle dimensioni di Vigevano – lo si evince dall’articolo 4 di ciascun bando, in cui sono identificati i «soggetti destinatari» – ha l’unico costo nella progettualità – che tornerà utile in futuro – e in caso di successo consentirà di introdurre la tariffa puntuale senza costi per i cittadini. Sarebbe anche un segnale forte ai vigevanesi, chiamandoli a un’assunzione di responsabilità nei confronti della loro città, dell’ambiente e non ultimo del loro bilancio familiare. Perché oltre alla consapevolezza dei cittadini serve la volontà di classe dirigente e amministratori di assumersi un rischio.
Gds