Caro affitti / Le esperienze dei ducali all’estero

Paese che vai, affitti che trovi. E diversi prezzi delle case, benefit e problemi. Quello dell’abitare è un tema di dibattito non solo in Italia, ma a tutte le latitudini del globo: e quello che può essere un ostacolo tra i confini del Belpaese, dall’altra parte del mondo può diventare una questione secondaria.

AFFITTI D’ORIENTE In Cina, ad esempio, quello degli affitti è un non problema. Marco Lovati, 35 anni, vigevanese d’origine, lavora in un centro di ricerca statale a Chengdu, città di 14 milioni di abitanti nel Sichuan: sua moglie e la loro bambina vivono però a 3-4 ore di volo, a Qingdao, nella Cina nordorientale. E’ là che hanno preso casa, facendo un investimento importante dal punto di vista economico: «Attivare un mutuo costa tanto, noi paghiamo circa 1000 euro al mese per un appartamento in centro. Il costo della vita è più basso che in Italia, quindi puoi permetterti di investire di più nella casa di proprietà». La speculazione immobiliare è un tema particolarmente sentito in Cina, con il governo che cerca di scoraggiare l’acquisto di case: «Se noi vendessimo nei prossimi quattro anni, dovremmo pagare una penale, e abbiamo potuto acquistare solo perché mia moglie è effettivamente residente in città» rivela Lovati. In compenso, gli affitti sono bassi: «A Qingdao con meno di 500 euro si può affittare un appartamento in una zona centrale: il problema affitti di fatto non esiste, anche perché spesso i datori di lavoro mettono a disposizione gratuitamente degli alloggi, di norma più vecchi». Una soluzione che usano molti giovani e, di fatto, anche Lovati, ora che per lavoro si trova in un’altra città e risiede all’interno del campus dell’ateneo locale:

Le università hanno molti alloggi praticamente gratuiti per gli studenti. In generale, c’è tantissima offerta.

EXPENSIVE LONDON Problemi legati ai costi alti degli alloggi li registra anche un altro vigevanese “expat”, Thomas Giuliano, che ha 35 anni e vive a Londra, dove fa il giardiniere. La capitale del Regno Unito è nota per essere uno dei posti con gli affitti meno economici al mondo: «Io pago 660 sterline (circa 760 euro, ndr) al mese per una stanza, ma in media le cifre si aggirano attorno alle 900 sterline. Un appartamento piccolino può arrivare a 1300 più spese, comprare un monolocale parte dalle 500mila – racconta Giuliano, che rivela infatti di come anche lì esista, e da tempo, un’emergenza affitti – il sindaco sta costruendo molti alloggi popolari, un tipo di abitazione che si era molto ridotta durante l’era Thatcher». Se non altro, sotto il Big Ben è attivo qualche sgravio per le categorie con meno soldi in tasca, come gli studenti: «Per loro non è previsto il pagamento della “council tax”, che è l’equivalente della nostra Tari».

caro affitti

STIPENDI ALTI, PREZZI ALTI In Svizzera, dove la ducale Silvia Fracchia vive da 6 anni col marito e le sue due figlie, i costi della vita sono abbastanza alti, ma in generale sono proporzionati agli stipendi. «Gli affitti più costosi si pagano a Zurigo e nelle grandi città. Per un trilocale a Zurigo città non è strano pagare cifre dell’ordine di 3000-3500 franchi al mese, ma si può spendere anche molto di più. Fuori città si può spendere nettamente meno, ma sotto i 2000 franchi al mese è difficile». E acquistare casa? «Per un appartamento di 90-100 m2 a Zurigo città direi che bisogna considerare almeno 1.5 milioni di franchi, fuori città si scende. Va detto, però, che in Svizzera c’è un approccio diverso relativamente all’acquisto di casa rispetto all’Italia, e molte persone vivono in affitto». In alcune città, trovare casa è davvero complicato: «A Zurigo città, per esempio, è difficilissimo trovare appartamenti disponibili sia in affitto sia, soprattutto, in vendita».

TRA LE COSTE In un paese enorme come gli Stati Uniti, la zona geografica di riferimento influenza tantissimo i costi dell’abitare. Fernando Fava nel 2018 si è trasferito negli Usa, per proseguire la sua carriera da ricercatore universitario. Dal 2020 vive a Minneapolis. «E’ impossibile definire un affitto medio negli Usa, c’è troppa variabilità: le aree metropolitane sono ovviamente più care di quelle rurali, ma la differenza grossa sta negli Stati». Lontano dalle coste, comunque, in genere la vita costa meno: «Un appartamento a Minneapolis sono circa 1000 dollari al mese, sulle coste è almeno il doppio. Attualmente sto in un alloggio di proprietà dell’Università, ma dato in gestione agli studenti che ci vivono lì tramite una co-op no profit. C’è un board formato da alcuni studenti che prendono le decisioni su come spendere i soldi, che devono essere reinvestiti nella proprietà tramite mantenimenti».

Alessio Facciolo

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