Case di riposo: la resistenza di Vigevano, Tromello, Borgo e Parona

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De Rodolfi di Vigevano, San Martino di Tromello, Villa Mafalda Borgo San Siro, Casa per l’anziano di Parona: sono le rsa che hanno retto l’onda d’urto dell’epidemia senza un contagiato all’interno della struttura. Una “trincea” che ha respinto l’assalto grazie a tre strategie:

  • chiusura precoce degli accessi e delle visite
  • segnalazione di ogni sintomo sospetto negli operatori (gli unici che inavvertitamente avrebbero potuto introdurre il coronavirus)
  • rifornimenti adeguati di Dpi

Importante è stata anche la decisione di non riaprire le case di riposo quando la Regione ha dato indicazione di farlo, oltre a una dose di buona sorte.

(a cura di Giuseppe Del Signore, Davide Zardo)

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Tromello – San Martino

Tromello - rsa San Martino
Tromello – rsa San Martino

Anche al ricovero San Martino di Tromello non ci sono casi di Covid. I 44 ospiti sono risultati negativi al tampone, e così anche gli operatori sanitari che all’inizio erano rimasti a casa per sicurezza. Presto per tutto il personale saranno eseguiti i test sierologici. Il numero dei decessi da marzo a maggio (7) è paragonabile a quello dello stesso periodo dell’anno scorso. «Teniamo presente – spiegano dalla direzione della casa di riposo – che si trattava di persone ultranovantenni affette da varie patologie. Abbiamo chiuso l’ingresso ai parenti il 29 febbraio, con molta collaborazione da parte delle famiglie, e i fornitori scaricano in cortile, limitando al minimo i contatti anche col personale. In caso di manutenzione “bardiamo” l’elettricista con tuta, occhiali e mascherina,

e di fronte alla richiesta della Regione di aprire a possibili contagiati dagli ospedali abbiamo sempre opposto un cortese rifiuto

Dz

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