Peste suina: Regione Lombardia ha preso la decisione che tutti gli spostamenti dei suini da allevamenti presenti in Lombardia, a partire dal 29 agosto, siano soggette all’esito dei controlli che sta portando avanti Ats. Necessaria una visita medica e in aggiunta una verifica dell’andamento del tasso di mortalità. «Stanno proseguendo i controlli e le indagini epidemiologiche – fanno sapere da Ats Pavia – in forte sinergia con i veterinari e i tecnici di Regione Lombardia, per il monitoraggio dei focolai di Peste Suina Africana registrati sul territorio». Ad oggi le operazioni di abbattimento e smaltimento dei suini affetti dalla Psa, «devono essere completate in uno degli allevamenti coinvolti – ed è in fase di valutazione la decisione sull’abbattimento preventivo in alcuni allevamenti a stretto contatto epidemiologico».
Gli allevamenti che rientrano nelle zone di restrizione e sorveglianza istituite da Ats, restano sotto osservazione per scongiurare la diffusione del virus. A rientrare nella zona di protezione sono i Comuni di Zinasco, Dorno, Gropello Cairoli, Mezzana Rabattone, Pieve Albignola. Invece, a rientrare nella zona di sorveglianza sono Alagna, Bastida Pancarana, Bressana, Carbonara, Castelletto, Cava Manara, Cervesina, Corana, Cornale e Bastida, Dorno, Garlasco, Gropello, Lungavilla, Mezzana Bigli, Mezzana Rabattone, Pancarana, Pieve Albignola, Pizzale, San Martino, Sannazzaro, Scaldasole, Silvano Pietra, Sommo, Torre d’Isola, Valeggio, Villanova d’Ardenghi, Voghera, Zerbolò, Zinasco. «Restano valide le disposizioni diramate secondo cui all’interno di queste zone, gli animali possono essere movimentati solo previa deroga e solo se destinati a produzioni trattate termicamente, come i salumi cotti. Pur non sussistendo pericolo per l’uomo, è fondamentale rispettare questa disposizione in quanto l’alimento crudo potrebbe trasmettere il virus ad altri suini».
Edoardo Varese
