Industrie in crisi, 60 operai a rischio

Per mantenere il posto di lavoro dovranno accettare di spostarsi in Friuli, a pochi chilometri dal confine con la Slovenia. E’ questa la scelta, difficilissima da accettare, che è stata sottoposta a 60 operai della Fiscatech, azienda produttrice di gomma con sede a Vigevano, in via Oroboni: uno stabilimento che, a quanto risulta, ha le ore contate, perché la produzione si sposterà tutta altrove.

DELOCALIZZAZIONE Nel pomeriggio di lunedì, tramite Assolombarda, i sindacati sono stati avvisati dell’apertura di una procedura di trasferimento per 60 dipendenti dell’azienda: dalla storica sede ducale a quella aperta recentemente a Cormons, in provincia di Gorizia. Il tempo per decidere un così radicale cambio di vita? Poco, visto che i trasferimenti per tecnici e operai sono previsti per maggio, mentre l’amministrazione li seguirà a settembre. Nella giornata di martedì, i sindacati hanno interloquito con i vertici dell’azienda, chiedendo lumi sulle le condizioni che verranno applicate nei confronti di chi deciderà di trasferirsi e di chi non lo farà. Domande che avranno risposta il prossimo 27 marzo, data in cui le sigle sindacali e la proprietà si incontreranno nuovamente. Per il mondo produttivo vigevanese è un colpo duro da sopportare, soprattutto nei giorni in cui i riflettori sono puntati sulla chiusura ormai prossima del calzaturificio Moreschi, che dista poche centinaia di metri dalla Fiscatech:

Tra l’altro, piove sempre sul bagnato – racconta Marina Ponta, sindacalista della Cgil – ci hanno segnalato infatti di alcune famiglie che hanno la moglie occupata in Moreschi e il marito alla Fiscatech.

GOMMA E SCARPE La crisi in casa Fiscatech, che adesso si occupa della produzione di rivestimenti in gomma per le copertine di agende, non nasce in questi giorni. Fondata esattamente 60 anni fa dalla fusione delle esperienze e tecnologie di Sogetec e Fiscagomma per volontà dell’imprenditore Achille Costamagna (il gruppo Pellan, di cui l’azienda fa parte, è ancora di proprietà della famiglia), la Fiscatech per anni ha lavorato in sinergia con il mondo della calzatura, prima di spostare la produzione su packaging e copertine. Nei primi anni ‘10, l’azienda aveva attraversato un pesante momento di crisi, che aveva portato a dimezzare il numero di dipendenti, passati da 150 a un’ottantina. Ora il decentramento, che azzererà la produzione sul suolo ducale.

LE REAZIONI La chiusura dello stabilimento ha provocato reazioni nella politica cittadina. Il Partito Democratico di Vigevano ha appreso del caso Fiscatech nella giornata di lunedì, durante una serie di incontri tra i delegati regionali e cittadini del Pd e Intercategoriale e Cgil: «L’emergenza lavoro e lo sviluppo economico della città sono i temi fondamentali trattati – è il commento del segretario dem Arianna Spissu – e sono da portare avanti in comune, in provincia e in regione, a partire dal caso Moreschi arrivando fino alla Fiscatech dove abbiamo saputo che altre 60 persone rischiano il posto di lavoro». «Ci troviamo davanti a una crisi strutturale – è invece il parere di Rifondazione comunista, che lancia anche alcune proposte da applicare – mettere a bilancio del comune un fondo per i lavoratori e le lavoratrici licenziati e intervenire con degli sgravi su ciò che é di competenza comunale, dalle mense scolastiche alle utenze».

Alessio Facciolo

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