Osservatorio 04-09 / Il suono della campanella

Una mamma, qualche giorno fa, raccontava in tv come il proprio bambino, che doveva anticipatamente iniziare la seconda elementare in una scuola bergamasca, non abbia dormito di notte, chiedendo «quando sono le otto?», per il suo forte desiderio di andare a scuola e incontrare i suoi insegnanti e i suoi compagni.

Ci piace cogliere l’immagine di questo bambino come la vera risposta a tutte le polemiche che accompagnano l’inizio del nuovo anno scolastico e nello stesso tempo come input per responsabilizzare le autorità a fare di tutto per poter dare una risposta positiva a lui e a tutti gli alunni, soprattutto i più piccoli.
Quel bambino, di cui non conosciamo il nome, rappresenta tutti i bambini e tutti gli studenti.

Banchi distanziati per il Covid

I bambini, lo sappiamo sono la “voce dell’innocenza”, ma anche della “verità”. Tutti sanno che l’inizio della scuola, in queste settimane sarà la “madre di tutte le ripartenze”.

Su come vada la ripresa delle lezioni in presenza e di tutto il mondo dell’educazione si gioca davvero la “luce” che si potrà vedere in fondo al tunnel di questa epidemia

Molte polemiche accompagnano questo momento cruciale della società, forse qualcuno, per biechi interessi politici, spera in un fallimento, per poter “giocare” la propria carta.

Speculare sulla scuola o addirittura usarla per finalità politiche, francamente ci sembra irresponsabile

Campanella

Ci ha rattristato la notizia che molti insegnanti pensano di non rientrare a scuola per paura. Pur rispettando il “sentire” di ciascuno, crediamo che certe professioni (medici-insegnanti-giudici-servizio pubblico) siano da vivere davvero come “servizio” nella consapevolezza che la propria professione possa dare un contributo decisivo al bene e al futuro della società.

Ecco, l’impegno di tutti noi e in particolare delle istituzioni e di tutto il mondo della scuola, è quello di dare una risposta a quel bambino… suonare la sveglia per caricare il suo entusiasmo, fargli trovare pronto lo scuolabus, accoglierlo a scuola con il suono della campanella e naturalmente con tutto in ordine secondo le norme sanitarie.

Soprattutto fargli trovare sorrisi, non semplicemente di spensieratezza, ma soprattutto di accoglienza

Una immagine simbolica, che indubbiamente non riguarda solo noi in questo momento, ma apre gli orizzonti verso il futuro… quel bambino “deve” andare a scuola, “deve” prendere lo scuolabus, “deve” sentire la campanella di inizio lezioni, “deve” trovare insegnanti pronti ad accoglierlo…se non potrà arrivare alla scuola perché verrà a mancare una catena di questo anello… la società di oggi avrà fallito!

Sono le otto, caro piccolo, entra a scuola con tutto il tuo entusiasmo e la tua serenità…la vita ti vuole bene!

Dep

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