Lomellina e Vigevano a caccia di fondi per le scuole

Quattro bandi per le scuole italiane. I fondi del Pnrr iniziano ad arrivare e

si aprono le gare per nuovi istituti, nuove mense, nuovi asili, nuove materne e nuove palestre,

che potrebbero rappresentare un’opportunità per Vigevano e la Lomellina, a patto di saper individuare con attenzione quelli più adatti alla realtà locale e di rispettare le scadenze, in quanto tutti si concluderanno tra l’8 e il 28 febbraio prossimi ovvero a giorni.

Vigevano liceo Cairoli
l’ingresso di palazzo Saporiti, sede del liceo Cairoli

RICOSTRUIRE Quella che sembra più “appetitosa” è relativa alla “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici”, che rientra non nella Missione 4 (Istruzione), ma nella Missione 2 (Transizione ecologica) del Piano, 800 milioni di euro per realizzare 195 nuovi edifici. La scorsa settimana è stata accostata al liceo Cairoli, perché tra gli obiettivi perseguiti dal bando ci sono risparmio energetico e rinnovamento del patrimonio edilizio scolastico, ma è più che altro una suggestione perché i requisiti previsti sembrano escluderlo in quanto si precisa esplicitamente che «possono partecipare alla presente selezione pubblica tutti gli enti locali, proprietari di edifici pubblici a uso scolastico statale o rispetto ai quali abbiano la competenza», mentre palazzo Saporiti è di proprietà privata. Non bastasse questo, il bando privilegia la demolizione e ricostruzione «in situ» – la costruzione in altra area è soggetta e dei vincoli – ed è difficile immaginare l’abbattimento di un immobile vincolato dalla Soprintendenza per i beni culturali, oltre al fatto che occorrerebbe riflettere sull’opportunità di una scuola nuova nello stesso luogo.

03 PP Scuola Vig - Pistoja Mastronardi
l’ingresso della Pistoja Mastronardi a Piccolini

PER I PICCINI Più attinente alla situazione di Vigevano il “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”, che stanzia 3 miliardi di euro di cui 2.4 per il «potenziamento delle infrastrutture per la fascia di età 0-2 anni» e 600 milioni «per la fascia 3-5», anche se il 55.29% dei primi e il 40% dei secondi sono dedicati al Mezzogiorno. La gara è relativa a progetti di demolizione e ricostruzione, nuova costruzione, ampliamento, riqualificazione funzionale e messa in sicurezza, riconversione di edifici pubblici, anche se i primi tre casi riceveranno un punteggio maggiore in sede di valutazione delle domande (20 punti). Altro elemento premiante sarà l’incremento dei posti attivati rispetto all’esistente, partendo da 20 punti in caso di aumento superiore all’80%; per gli asili si aggiunge anche la «attuale assenza o grave carenza dei servizi educativi», assegnando 45 punti a chi ha posto per meno del 6.6% della popolazione tra 0-2 anni, mentre per l’infanzia si esaminerà anche il passaggio a un rischio sismico o idrogeologico inferiore. Rispetto all’ipotesi Cairoli, qui sembrano più solide le basi per una partecipazione relativa alla demolizione e ricostruzione della “Pistoja Mastronardi” presso la frazione Piccolini.

CIBO E SPORT L’investimento 1.3 della Missione 4 invece comprende il “Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole”, 300 milioni di euro per demolire e ricostruire, costruire, ampliare, riqualificare, riconvertire edifici e aree sportive legate a edifici scolastici. Questo stanziamento è stato messo nel mirino dal comune di Vigevano per la “Anna Botto” e probabilmente ne beneficerà la seconda palestra del Caramuel, la cui realizzazione prevista nel 2019 è stata annunciata dall’amministrazione provinciale a fine 2021, proprio dopo la pubblicazione del bando, che come i precedenti prevede 10 punti tra i criteri di valutazione per proposte progettuali già inserite «nell’ambito della programmazione triennale nazionale» e «regionale già redatta». Infine l’investimento 1.2 è relativo a “Estensione di tempo pieno e mense” e i 400 milioni previsti sono destinati soprattutto al Mezzogiorno (57.68%) e ad aree in cui il tempo pieno è assente o poco diffuso, una situazione opposta a quella vigevanese o lomellina, anche se sempre per la “Anna Botto” sarà fatto un tentativo per ottenere i fondi.

Giuseppe Del Signore

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