Il maltempo non ha colpito solo abitazioni ed edifici pubblici, ma anche aziende, negozi, campi e in generale le attività produttive del territorio. Con quale impatto? «Per ora possiamo solo stimare centinaia di migliaia di danni subiti dalle aziende agricole socie. È ancora presto per quantificarli».

Carlo Emilio Zucchella, presidente Cia di Pavia, è sconfortato. «Tetti di cascine, portici e capannoni parzialmente o totalmente scoperchiati, colture irrimediabilmente allettate e compromesse. Parliamo soprattutto del mais, della soia e delle varietà di riso maggiormente elevate in altezza. Un anno di lavoro sfumato in poche ore e strutture, frutto delle fatiche di una vita, da ristrutturare».

1Ristori cercasi

PP Siccità Cia - Paola Fogagnoli e Carlo Zucchella
Fogagnoli e Zucchella, direttrice e presidente di Cia

Senza avere certezze su se, quanto e quando sarà eventualmente risarcito dei danni. «Stiamo seguendo le indicazioni del dlgs 102/2004 – spiega Zucchella – che disciplina le segnalazioni dei danni in agricoltura in caso di calamità naturali. Il rischio è di ricevere ristori, se stanziati, in tempi lunghi e di importi nemmeno lontanamente commisurati ai reali danni patiti, come successo per la siccità 2022. Sulle colture, il sistema delle assicurazioni, è di fondamentale aiuto per le imprese agricole. Certo che non basta perché il nostro comparto è quello più esposto ai fattori climatici e agli eventi estremi che si sono verificati a Vigevano, Gambolò, Gravellona, Robbio e altri comuni ancora». Soluzioni? «In agricoltura stiamo già attuando misure di mitigazione e sostenibilità ambientale, l’attenzione è alta».

2Artigiani

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Grechi (presidente di Confartigianato Imprese Lomellina)

Luigi Grechi, presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, dichiara che «per la quantificazione dei danni occorrerà qualche giorno. Da parte delle nostre imprese associate ci segnalano diverse situazioni di disagio che non impediscono la ripresa delle attività. Ma per essere precisi bisognerà attendere la prossima settimana, comunque parliamo di alcune centinaia di migliaia di euro». Strategie? «Correttamente l’amministrazione ha richiesto lo stato di calamità. Vedremo se saranno possibili dei risarcimenti alle attività produttive, in questo caso i nostri uffici saranno a disposizione dei soci.

3Commercianti

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Renato Scarano, rappresentante dell’Ascom.

Renato Scarano, presidente Ascom, è preoccupato soprattutto per il ripristino dell’area mercantile di via Manzoni e dalle perdite per i negozi alimentari. «Le imprese sono state colpite dal blocco dell’energia elettrica, con conseguenti derrate alimentari che sono state spazzate via dal vento, così come i dehors. Altri hanno avuto il tetto danneggiato o le recinzioni abbattute dagli alberi caduti. Per fortuna il mercato cittadino del sabato si era concluso da poco. Non oso pensare cosa sarebbe potuto accadere se, invece che alle 15.30, la perturbazione fosse arrivata in mattinata. La speranza per gli operatori è che l’area mercantile di via Manzoni possa ritornare ad essere utilizzabile».

4Industria

Confindustria Pavia vice Brustia
Brustia, presidente di Assomac e presidente di zona Vigevano-Lomellina di Assolombarda

Prova ad allargare lo sguardo oltre il contingente Maria Vittoria Brustia, presidente di zona di Assolombarda. «Il nostro presidente Alessandro Spada di recente ha affermato che “la transizione ecologica è una delle sfide più significative che le imprese sono chiamate ad affrontare oggi e nel futuro”. Parole pronunciate durante la presentazione di un recente studio sul cambiamento climatico e la strategia delle imprese. La nostra Associazione è in prima linea e riconosce che il rischio climatico influisce sulla crescita effettiva e potenziale dell’economia e sulla stabilità del sistema finanziario. Quasi un’impresa su quattro, negli anni tra il tra il 2017 e il 2021, è stata interessata direttamente o indirettamente da eventi metereologici estremi». Lo si è visto anche a Vigevano, «con il disastro che in poche ore ha messo in ginocchio la città» e che non ha lasciato altro da fare se non il bilancio delle perdite: «Non abbiamo ancora una conta dei danni, le imprese che abbiamo sentito riportano difficoltà anche gravi, ma sono tutte ripartite. Una sfida che fa emergere l’impegno delle imprese nella resiliente strategia che ha come poli da una parte la transizione ecologica e dall’altra la continua ricerca di soluzioni che permettano la prosecuzione del lavoro in sicurezza e continuità».

Isabella Giardini