Un “gettito” da 100mila euro provenienti dalle casse comunali andrà a finanziare otto progetti a sostegno della cittadinanza colpita dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Sono sette le realtà associative vigevanesi che hanno partecipato al bando indetto dall’amministrazione ducale sul finire dello scorso anno: all’iniziativa potevano partecipare al bando le Associazioni di Volontariato iscritte al Registro Generale Regionale del Volontariato con sede e operatività a Vigevano da almeno quattro anni. I criteri del bando hanno previsto la limitazione a 10mila euro per i progetti in ambito alimentare e a 15mila per i quelli rivolti ad altri ambiti: per il completamento degli obiettivi il termine ultimo è quello del 30 giugno di quest’anno.
Tre quelli che hanno ricevuto il contributo per la distribuzione di cibo: il convento dei frati cappuccini di corso Genova, l’associazione Servizio Francescano e il Coordinamento del Volontariato Vigevano. Partendo dal progetto dei cappuccini, nel periodo della pandemia i frati hanno continuato la distribuzione dei pasti caldi alla porta del convento non potendo accogliere i bisognosi nel locale mensa. Lo scopo del progetto è quello di rendere i locali mensa nuovamente fruibili in base alle nuove normative igienico sanitarie imposte dalla normativa in tema di Covid 19. Servizio Francescano ha invece presentato il progetto “Il cibo è un diritto”, con lo scopo di raddoppiare la fornitura alimentare di pacchi alimentari inserendo anche del cibo fresco necessario per fornire il giusto apporto proteico e vitaminico oltre che di latte per i più piccoli.
Il Coordinamento Volontariato Vigevano ha presentato due progetti, ricevendo complessivamente quasi 22mila euro. Una delle due iniziative verte sull’acquisto di buoni spesa e generi di prima necessità, mentre l’altro è dedicato all’infanzia e finalizzato all’acquisto di prodotti idonei alle specifiche esigenze del neonato oltre che di strumenti informatici finalizzati alla didattica a distanza. Tra i progetti “no food” sono stati sovvenzionati anche quelli di Croce Rossa, Auser San Vincenzo e Croce Azzurra: la Cri ducale ha presentato “Ripartire dal lavoro”, progetto di lavoro temporaneo rivolto alle persone che, a causa dell’emergenza Covid 19, hanno perso la propria occupazione, con lo scopo di sostenere le famiglie con “borse lavoro” impiegando ulteriore personale per i servizi di natura socioassistenziale come la distribuzione della spesa, il pronto farmaco e la consegna dei generi di prima necessità.
Auser di Vigevano ha presentato il progetto “Un sostegno alla fragilità” rivolto ad anziani e disabili con lo scopo di realizzare trasporto e accompagnamento verso i servizi di terapia e cura, servizi pubblici e servizi di supporto all’utenza fragile, servizio di informazioni, disbrigo pratiche e supporto e compagnia telefonica per contrasto alla solitudine. San Vincenzo De Paoli ha presentato il progetto “Lo spreco diventa solidarietà” per l’acquisto di un furgone per la consegna dei pasti a domicilio di persone anziane e malate. Croce Azzurra Cuore Vigevanese ha presentato il progetto “Tutti insieme … a un metro di distanza” rivolto ai bambini con fragilità, con bisogni educativi speciali e gravi disabilità. Tale progetto si pone come obiettivo quello di favorire la socializzazione e l’inclusione scolastica dotando le scuole primarie statali del territorio vigevanese di materiali e strumenti da poter utilizzare a supporto della pratica educativo-didattica.
Af