Scuole, il rientro in zona rossa a Vigevano

Il premier Mario Draghi ha fissato la priorità: tornare alle lezioni in presenza fino alla prima media anche in zona rossa, dopo le festività. In base a questo 6 studenti su 10 rientreranno nelle loro classi, ovvero 5,3 milioni di alunni, quasi 4 milioni in più rispetto alle ultime settimane. La Lombardia è zona rossa, con le riaperture dopo Pasqua sono tornati in presenza 785.910 alunni, mentre 615.903 sono rimasti in Dad. Abbiamo ascoltato il punto di vista dei dirigenti scolastici della nostra città: per Giovanna Montagna, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di viale Libertà «per quanto riguarda la preparazione al rientro, siamo sempre pronti per il tanto atteso rientro, soprattutto alla scuola dell’infanzia e primaria siamo meno pronti psicologicamente per la sospensione della didattica in presenza che crea una situazione innaturale a cui non riusciamo ad abituarci. Certamente la modalità mista alla scuola secondaria di I grado implicherà un superlavoro per i docenti che avranno le classi prime in presenza, le seconde e le terze a distanza con in classe gli alunni con bisogni educativi speciali».

Dando uno sguardo al futuro, come finirà l’anno scolastico? «Tutti auspichiamo il rientro in presenza di tutti gli alunni e una conclusione dell’anno scolastico regolare, pur senza le tradizionali feste. E ci sono buone probabilità che sia così se le misure di contenimento si riveleranno efficaci e la campagna vaccinale procederà a passo spedito. Tanti progetti attendono di essere realizzati o portati a termine. L’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si svolgerà in presenza nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno, prevede una prova orale a partire dalla discussione di un elaborato su una tematica che sarà assegnata a ciascuna alunna e ciascun alunno dal Consiglio di classe entro il prossimo 7 maggio. L’elaborato sarà poi trasmesso dagli alunni al Consiglio di classe entro il successivo 7 giugno». Sarà possibile bocciare? «Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di classe potrà deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione all’Esame».

Scuola superiori - banchi

Massimo Camola, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di via Valletta Fogliano spiega: «E’ stato possibile organizzare il rientro con un minimo di agio in più rispetto alla sospensione della didattica in presenza dei primi di marzo. Appena uscito il Decreto Legge lo scorso venerdì, abbiamo immediatamente raggiunto le famiglie ed il personale scolastico tramite il registro elettronico e il sito dell’Istituto. Ulteriori comunicazioni sono state indirizzate all’Amministrazione Comunale per garantire i servizi parascolastici e la sicurezza». Secondo il dirigente scolastico «l’impressione generale è che la politica abbia compiuto un’importante scelta strategica indirizzata al mantenimento, della continuità didattica e sociale per gli alunni della scuola dell’obbligo; l’auspicio è che permangano le condizioni per consentire la frequenza in sicurezza per quei giorni effettivi che mancano alla conclusione dell’anno scolastico. Il mio auspicio personale è che si creino le condizioni per un rientro completo; soprattutto per le Terze della Scuola Secondaria di Primo grado, in vista degli esami conclusivi del primo ciclo. Non sono previste le classiche prove scritte, ma ciascun studente lavorerà su una tematica condivisa con i Docenti, individuata in maniera da offrire l’opportunità di dimostrare quanto acquisito durante il percorso di studio. La prova finale sarà costituita da un elaborato e dalla sua presentazione».

Pietro Chierichetti, dell’Istituto comprensivo di via Anna Botto sostiene «sono molto contento che una parte dei miei alunni possano rientrare a scuola perché, come vado ripetendo da tempo, la scuola è un luogo sicuro e la Didattica A Distanza non può rispondere a quelle esigenze di socializzazione e relazionalità che trovano nella scuola piena realizzazione. L’esame conclusivo del primo ciclo quest’anno sarà costituito da una prova orale che gli alunni sosterranno a partire da un elaborato su una tematica assegnata dal consiglio di classe. Mi è sempre sembrato riduttivo ragionare su “bocciatura” e “promozione”: la scuola deve sempre puntare al successo formativo degli allievi e questo successo deve tener conto del punto di partenza di ognuno, delle risorse a disposizione e degli obiettivi di competenza da raggiungere». Lucia Dragotto, dirigente all’IC di Piazza Vittorio Veneto spiega «per quanto riguarda il rientro, siamo pronti ad accogliere i nostri alunni. Per fine anno ed esami aspettiamo le indicazioni del Ministero e ci atterremo alla Normativa vigente».

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