Stanza degli abbracci al De Rodolfi

Arriva al De Rodolfi la “stanza degli abbracci”, una struttura gonfiabile isolata per permettere incontri tra anziani e i loro familiari nella massima sicurezza, per evitare contagi da Coronavirus o Covid-19. La stanza degli abbracci è composta da una camera isolata con due ingressi (fronte/retro) con un divisore al centro in Pvc trasparente dotato di manicotti per l’inserimento delle braccia che permette un abbraccio in totale sicurezza, per far si di ritornare a un contatto fisico ormai vietato da troppo tempo. «La camera degli abbracci – ha spiegato Andrea Deplano, direttore della Multiservizi che gestisce la casa di riposo – è una stanza riservata che è stata creata per superare il distanziamento sociale e permettere a tutti di poter riabbracciare i propri cari senza correre il rischio di contagio da virus». A testare la struttura, lunedì 12 aprile, insieme ad altri due ospiti, la madre del consigliere comunale Marco Cividati, che dopo circa un anno ha potuto riabbracciare il marito venuto a trovarla. I visitatori raggiungono un padiglione dall’esterno, entrano e si disinfettano le mani, vengono accolti da un operatore per il triage, poi si accomodano su una sedia nella struttura gonfiabile, mentre dall’interno della Rsa l’ospite viene accompagnato da un altro operatore e si siede dall’altra parte della stanza. Il visitatore può infilare le bracci nei manicotti e abbracciare il suo parente durante un incontro che durerà al massimo un quarto d’ora. «Con due ore al mattino e un’ora e mezzo al pomeriggio – spiega Deplano – possiamo accontentare sette od otto ospiti al giorno, dal lunedì al venerdì. Dalla prossima settimana apriremo anche il sabato, per venire incontro ai vigevanesi che lavorano fuori città». Da sottolineare l’impegno della consigliera Paola Cavallini, da sempre vicina all’ambiente sanitario, che ha trovato grande supporto nel Cda della Multiservizi, guidato dalla presidente Claudia Canini: «Il progetto è partito in settembre e la tenda gonfiabile, ordinata in gennaio, è arrivata solo adesso: le richieste dalle case di riposo evidentemente sono tante». Soddisfatto il sindaco Andrea Ceffa: «E’ un’iniziativa importante, nata dal cuore. Gli ospiti sono soddisfatti, hanno bisogno di tanta tenerezza, di riabbracciare i propri cari. L’abbraccio ha un grande valore perché è un gesto spontaneo, e speriamo che con tutti questi piccoli passi ci si possa avvicinare presto all’uscita da questo dramma, per portare serenità a parenti e ospiti, e speranza nella rinascita a tutta la città».

Davide Zardo

Le ultime

Caritas, si cercano infermieri per Casa Jona

Infermieri cercasi per Caritas Vigevano. Questo l’annuncio diffuso sui...

Its / Casale e Caramuel: «Occasione imperdibile, ma che prevede una gran mole di lavoro»

I dirigenti scolastici di Casale e Caramuel sono favorevoli...

Vigevano, gli “azzurri” cambieranno colore?

Ma che prove di matrimonio! Barbara Verza, presidente di...

28 aprile, quinta domenica di Pasqua

Nella lunga sezione del Vangelo di Giovanni che contiene...

Login

spot_img