Mortara, vaccinazioni alla Borsa merci

Sarà la Borsa Merci il luogo preferenziale dove i mortaresi ultraottantenni potranno, a breve, vaccinarsi. Per il momento è solo una proposta accettata dall’Ats Pavia che parte dai medici di famiglia, dalla Croce Rossa mortarese e dal Comune di Mortara. Ma le difficoltà ci sono, a partire da chi potrà vaccinarsi a Mortara. Il problema è chi si è già registrato nel portale regionale e non tramite il proprio medico. Meglio per chi non si è ancora registrato, attendere nuove istruzioni. Si sta lavorando quindi per un vaccino-day per marzo. Ad essere coinvolti saranno, oltre ai medici di famiglia, forse anche altri medici ed infermieri volontari che lavoreranno insieme alle associazioni. Fra le principali, la Croce Rossa presieduta da Umberto Fosterni, la sezione mortarese dell’Associazione nazionale Carabinieri in congedo ed altri gruppi o associazioni. Lo scopo è quello di creare un grande spazio, facilmente raggiungibile, dove i cittadini mortaresi possono recarsi a vaccinarsi, solo ed esclusivamente su prenotazione. Tutto è ancora incerto per quanto riguarda la data, anche se sul campo, tutto è già stato testato un paio di settimane fa. Il luogo proposto è la Borsa Merci che dispone di parcheggio e, soprattutto, di diversi accessi che consentono di dividere le entrate, dove si effettuerà, grazie ai volontari, il controllo della temperatura, seguito dall’accesso alla sala vaccinazione dove i medici verificheranno ogni aspetto. Il tutto evitando assembramenti. Mentre è stata scartata la prima ipotesi di utilizzare la multisala della Parrocchia di San Pio X dove c’è solo un accesso. C’è incertezza sui tempi e sulla gestione burocratica delle prenotazioni, ma l’azione messa in campo dai medici di famiglia, dal Comune e dal Comitato mortarese della Croce Rossa apre la strada ad una modalità facile, per vaccinare circa 500 persone al giorno. In un fine settimana (sabato e domenica) potrebbero vaccinarsi mille, millecento persone. Un risultato molto importante per raggiungere, il prima possibile, l’immunità di gregge che metterebbe in sicurezza tutti i cittadini. Le difficoltà da superare non sono poche, ma, se si vuole, tutto si supera. In queste settimane sono state intanto vaccinate le persone che lavorano nel settore sanitario, le associazioni del territorio che operano a contatto con gli ospedali, le case di riposo con gli ospiti e il loro personale. Presto toccherà agli ultraottantenni alla Borsa Merci e negli ospedali di Vigevano, Pavia e Voghera a cui si aggiungeranno i cittadini con numerose patologie, poi toccherà a quelli sotto gli 80 anni, per proseguire con quelli di età sempre minore.

Giorgio Giuliani

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