La Sala Leoni diventa “l’aula magna” dell’Unitre

Sarà la storica sala Leoni di corso Garibaldi, da tempo inutilizzata, la nuova “aula magna” dell’Università della Terza età. O almeno, così è nella dichiarazione di intenti della giunta emanata alla vigilia del voto. Un’eredità che si troverà la nuova squadra amministrativa, che dovrà dare concretezza al proposito attraverso una delibera. L’Università della Terza età e del Tempo libero “Luisa Rossi”dovrebbe averla in comodato d’uso gratuito per dieci anni e, in cambio, realizzerà l’impianto di riscaldamento e sistemerà la struttura rendendola confortevole. «La durata di 10 anni del comodato d’uso – sottolinea il presidente Luigi Casoni nella lettera inviata al sindaco – ci consentirebbe un ragionevole periodo di ammortamento delle spese relative ai lavori che andremmo ad affrontare». I preventivi sono già stati fatti e si parla di un intervento che si aggira sui 25 mila euro. La notizia è stata annunciata dal giornalino dell’associazione presieduta da Luigi Casoni, dove viene sottolineato che si tratta di un problema che da qualche anno assilla la vivace realtà vigevanese, costretta a rifiutare diverse iscrizioni ad alcuni corsi per problemi di mancanza di spazio, soprattutto in questo periodo, con l’incombenza del Coronavirus che ha costretto a riconsiderare tutti gli ambiti aggregativi. Il presidente Casoni ha fatto presente al sindaco che la sala Leoni «sarebbe per noi utilissima, in quanto dispone di un ampio salone e di servizi adeguati, anche se piuttosto malmessi» Dopo alcuni colloqui con il sindaco tra il presidente ha inviato una formale lettera in cui richiede l’affidamento dello spazio con le condizioni che abbiamo indicato e il sindaco, pur non potendo deliberare, ha accolto la richiesta ed emanando nei primi giorni di settembre la dichiarazione di intenti. All’Unitre viene richiesto il pagamento delle utenze, gli oneri di gestione e la realizzazione degli interventi di adeguamento e sistemazione necessari ed opportuni per l’utilizzo dei locali. Del resto, era difficile dire no, soprattutto in questo periodo, ad un blasonata e rodata attività che opera in città riscontri positivi da oltre 30 anni e coinvolge 850 persone, compresi i docenti, distribuiti in 136 corsi che caratterizzano il ricchissimo anno accademico made in Vigevano. Sicuramente una buona decisione che gli interessati definiscono «una soluzione per noi molto importante, tenuto conto delle pressanti esigenze che si sono manifestate negli anni e ulteriormente aggravate con la pandemia in atto. Ci auguriamo – sottolineano i vertici dell’Unitre – che i nuovi amministratori della di Vigevano non ci deludano, una volta saliti sul ponte di comando della città».

Massimo Sala

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