S. Marziano a Palazzo Monferrato 

Non un addio, ma un arrivederci. É il saluto che la comunità di Mede mercoledì 6 marzo, dopo la messa delle 9 presieduta da don Luca Girello, ha tributato al busto di San Marziano, co-patrono della parrocchia insieme a San Martino. La statua, opera di un artista anonimo, verrà prestata alla mostra “Alessandria preziosa” che si terrà a dal 21 marzo al 6 ottobre al Palazzo del Monferrato di Alessandria, con la curatela di Fulvio Cervini e la progettazione organizzativa di Roberto Livraghi, direttore di Palazzo Monferrato.

UFFIZI DIFFUSI Un progetto unico che si inserisce all’interno del programma “Uffizi diffusi”, che vedrà confluire ad Alessandria presiti da parte della Galleria fiorentina e da alcuni dei più importanti musei italiani. “Alessandria preziosa” si articola in sette sezioni composte da circa ottanta opere, in cui protagoniste sono le sculture in metallo prezioso, evidenziando il ruolo determinante svolto dalle arti suntuarie, dall’oreficeria alla toreutica, dall’arte degli armorari all’intaglio delle pietre dure. L’obiettivo della mostra è duplice: da un lato delineare l’avvento del manierismo internazionale foriero di un nuovo senso della realtà e della forma, attraverso una selezione di oreficerie e oggetti in metallo, ma anche dipinti su tela e tavola e sculture in legno e marmo che meglio dialogano con le arti preziose; il secondo focus del progetto è quello di mostrare e dimostrare come l’attuale territorio della provincia di Alessandria fosse luogo di convergenza di forze e culture diverse, che non sfiguravano al confronto di altre più gloriose città padane, ma anzi rappresentava una felice eccezione, in cui influenze nordiche si misuravano con quelle provenienti da Firenze e Roma. Dopo il successo della mostra Alessandria scolpita nel 2019, dedicata al contesto artistico in città tra Gotico e Rinascimento, questa esposizione, che ha sempre al centro la città di Alessandria e il suo territorio, ne racconta la civiltà creativa tra Cinque e primo Seicento, focalizzandosi in particolare sulle arti suntuarie, a ridosso dell’avvento del Manierismo internazionale negli anni della Controriforma cattolica.

IL SANTO «Siamo onorati di prestare il busto del nostro Santo patrono a questa prestigiosa mostra – spiega il parroco di Mede, don Renato Passoni – ma l’unico rammarico è che la statua non potrà essere esposta alla festa patronale la quarta domenica di agosto». L’opera, che per l’occasione è stata assicurata per 50mila euro, rappresenta il busto del vescovo San Marziano in tiara e piviale ricamati a volute e palmette e scudetti, e si trova su un basamento quadrangolare con volute dorate agli angoli, teste di cherubini e stemmi ai lati. La testata è in argento mentre le rimanenti parti sono in rame argentato e dorato. Nel capo sono contenute alcune reliquie del capo di San Marziano donate a Mede dal Vescovo di Tortona in seguito alla richiesta fatta dai medesi. La notizia, che già si trova nella Miscellanea del 1929, viene riportata dal professor Giuseppe Masinari nel 1975, con l’indicazione dei documenti relativi raccolti nell’archivio parrocchiale e nel municipio di Mede. La reliquia venne collocata in una nicchia creata sul lato destro del coro e quindi trasferita nella seconda metà dell’800 nell’altare di Sant’Antonio dove ancora si trovava nel 1929.

Davide Zardo

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