Osservatorio 18-2 / Valori e carte bollate

Quando i valori etici e culturali hanno bisogno di carte bollate per essere recepiti non è un buon segno. Al di là delle fedi o delle ideologie alcuni valori sono nel cuore dell’uomo, costituiscono l’architrave e la stessa idea di persona. Abbiamo ricordato poche settimane fa i martiri dei campi di concentramento nazisti e i martiri delle foibe… tutti sono stati uno schiaffo all’umanità.

Ora che la Corte Costituzionale ha emanato una sentenza per quanto riguarda la legge sull’Eutanasia, c’è chi esulta da una parte e chi protesta dall’altra. La vita, lo sappiamo, non è una partita di calcio. La vita è la vita! Che l’uomo abbia bisogno di una “sentenza” terrena per poter fare o non fare scelte che riguardano l’essenza stessa della vita, con tutto quello che comporta, non è una bella cosa. Anzi! Smaschera tutta la povertà della persona quando smarrisce il significato stesso della sua esistenza, il fondamento della vita, naturale o divina che sia, ma sempre un “dono” una entità che gli viene consegnata, che lo fa “essere”.

E’ come se una mamma per amare un proprio figlio abbia bisogna della sentenza di un tribunale… e purtroppo succede anche questo. Naturalmente non vogliamo soffermarci in discorsi filosofici, o ideologici ma è importante prendere coscienza di una “realtà”, la vita, di cui non siamo “padroni”. Ce ne accorgiamo ogni giorno, nelle cose che accadono, nelle cose belle o meno belle, nelle gioie e nelle sofferenze. Diciamolo onestamente…”la vita è mia” è semplicemente uno slogan ideologico, oseremmo dire una stupidata concettuale. Torniamo alle carte bollate…sono segno di una miseria umana e di una povertà morale e culturale che preoccupa, in tutti i casi. Invece delle “sentenze” a suon di carte bollate, forse sarà meglio finalmente decidere un vero “percorso di vita”. Analizzando tutti i suoi aspetti, tutti i suoi momenti, tutte le sue gioie e miserie.

Non si vuole certo guardare dall’altra parte di fronte a situazioni di grandi sofferenze o di realtà che portano a dire “non è più vita”… ecco in questi casi mettiamo in campo tutti i valori della scienza e dell’umanità, che parlano di cure, di condivisioni, di aiuti, di sostegni, in tutti i campi, di presenze, di vicinanze…. Proviamo rischiare, mettendo in campo, invece delle carte bollate, l’amore, in tutti i suoi aspetti e le sue sfaccettature…una mamma che accudisce giorno e notte il proprio figlio magari “vegetale”… vale certamente più di tutte le sentenze dei tribunali!

Dep

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