Cadono i confini fra le regioni: via alla “fase 3”

I confini regionali cadono in tutta Italia. Dallo scorso 3 giugno è crollata una di quelle barriere simbolo dell’Italia ai tempi della pandemia: mercoledì, infatti, è stata ripristinata la libera circolazione fra tutte le regioni italiane. Un provvedimento che in Lomellina era particolarmente atteso, soprattutto per quella parte di territorio che guarda al Monferrato e al Vercellese (e dunque al Piemonte) come punti di riferimento per i servizi e il tempo libero. L’apertura riguarda anche i viaggi verso i paesi Ue dell’area Schengen e il Regno Unito, in questo caso però condizionati dalla reciprocità delle condizioni con i singoli Stati: l’Italia, anche per mezzo delle parole del premier Giuseppe Conte, si è detta pronta ad accogliere i turisti europei fin da subito.

REGOLE DA RISPETTARE Restano comunque alcuni obblighi: quello di restare in casa per chi è in quarantena e per chi ha una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi, così come rimane il divieto di assembramento e l’obbligo di mantenere una distanza di almeno un metro; in auto possono viaggiare assieme soltanto due persone non conviventi, entrambi dotati di mascherina e con il passeggero sui sedili posteriori; l’obbligo in Lombardia di utilizzare sempre la mascherina.

TRENI IN LOMELLINA Riguardo al fronte spostamenti, il 3 giugno ha visto anche il ripristino di tutte le corse pre Covid previste sulla linea ferroviaria Alessandria- Mortara-Milano: Trenord ha inoltre apportato modifiche alla composizione dei treni per consentire il rispetto della normativa in merito al distanziamento interpersonale e rendere disponibili il maggior numero di posti. Qualche possibile disagio sulla linea si potrebbe registrare a fine mese, quando dal 28 giugno fino al 31 agosto potrebbe essere interrotta la S9 a causa di importanti lavori di manutenzione e potenziamento infrastrutturale (costruzione opere civili per la futura fermata Tibaldi e adeguamenti stazione di Milano Porta Genova). Conferme ufficiali da Trenord però non sono ancora arrivate: «Non sono stati coinvolti i rappresentanti e associazioni della tratta» spiegano dall’associazione dei pendolari Mi.Mo.Al., che ha anche chiesto un supporto ai viaggiatori «per aver un peso sufficiente a far capire all’assessore Terzi che i viaggiatori meritano rispetto. Rispetto che è dato solo da informazioni corrette e tempestive, ma soprattutto improntate alla necessaria trasparenza».

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