Coronavirus Pavia, Azzi (Ats): «La situazione è preoccupante»

«Sono molto preoccupata, se continuiamo con questo ritmo le prossime settimane saranno molto dure». Non nasconde i timori Mara Azzi, direttore generale dell’Ats di Pavia, riflettendo su quella che potrebbe essere l’evoluzione dell’epidemia in Provincia, anche alla luce del focolaio che si è manifestato al Centro sociale “Padre Francesco Pianzola” di Mortara, con 55 consorelle su 56 e 13 operatori su 23 positivi, e che porta il totale di quelli attivi nel territorio provinciale a 91.

Siamo organizzati per affrontare un aumento dei contagi – continua – ma non sappiamo con quale violenza e quale diffusione si presenterà di nuovo il coronavirus nel corso dell’autunno e dell’inverno

«Posso dire che lavoriamo tantissimo per arginare tutti i problemi che ci sono, stiamo distribuendo Dpi a tutte le strutture e ai medici di medicina generale, mandiamo le Usca laddove sono richieste, ci organizziamo come possiamo a 360° e stiamo impiegando tutte le risorse per fare indagini nel minor tempo possibile». I casi sono in crescita del 4.9% nell’ultima settimana, in linea con l’incremento regionale (+5%) e con un’accelerazione rispetto alle ultime settimane – quando si erano registrati +1.8%, +1.8%, 1.9%, +1.3% – tanto che non ci sono precedenti dopo la fine del lockdown.

Il dato – conferma Azzi – preoccupa, i contagi sono in costante aumento e noi siamo già in fase di allerta, abbiamo messo più persone a rintracciare tutti i soggetti coinvolti nelle indagini epidemiologiche, così da isolare il maggior numero di contatti di persone positive

03 PP Coronavirus - Ats Pavia direttore generale Mara Azzi
Il direttore generale Azzi

SOTTOVALUTAZIONE A colpire è il fatto che i contagiati sono sempre più giovani, un dato che accomuna il pavese al resto d’Italia. «C’è un abbassamento dell’età media – spiega il direttore generale – siamo intorno ai 40 anni, a parte l’eccezione del focolaio di Mortara. L’ipotesi è che rispettino di meno il distanziamento». La scuola che impatto ha avuto? «In età scolare i casi non sono tantissimi, la scuola è organizzata abbastanza bene, almeno all’interno degli istituti, e il personale si è dimostrato molto collaborativo. Abbiamo il problema degli assembramenti sugli scuolabus, che andrà risolto al più presto». In tutto sono circa 39 le classi finite in quarantena, un migliaio tra studenti e operatori.

NUMERI In Provincia si contano 91 focolai attivi. Il più grande è quello presso il centro sociale Pianzola di Mortara, altri due di medie dimensioni sono legati ad attività sportive – calcio e pallavolo – uno in una struttura ospedaliera che non si trova in Lomellina, due presso case di riposo – una lomellina – e due in Centri di aggregazione per stranieri, ma per tutti si tratta di «situazioni sotto controllo e in via di risoluzione, con tamponi eseguiti su tutti gli interessati e monitoraggio continuo».

VACCINI Intanto Ats si prepara a distribuire i vaccini anti-influenzali appena saranno disponibili. «Le dosi – precisa Azzi – arriveranno compatibilmente con le case farmaceutiche, che hanno richieste da tutto il mondo. Anche l’anno scorso si è cominciato a vaccinare alla fine di ottobre, a partire dai soggetti fragili». In questo senso rassicura il rapporto con i medici di medicina generale: «Il dialogo è positivo, si stanno adoperando tutti per dare una mano nella sorveglianza sanitaria dei pazienti a domicilio e sono pronti per le vaccinazioni e noi cerchiamo di aiutarli come possiamo, ad esempio fornendo i Dpi».

Ci stanno aiutando tanto perché in ospedale è impensabile avere posti letto a sufficienza

Giuseppe Del Signore

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