Allarme da Confartigianato: «Le imprese fanno fatica»

Lo stato di salute dell’economia in provincia è decisamente preoccupante. A sottolinearlo nel corso di una conferenza stampa, Luigi Grechi presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, e Roberto Gallonetto segretario generale di Confartigianato Imprese Lomellina assieme a Sara Bartolini. «I dati in nostro possesso sono molto negativi – ha detto Grechi – soprattutto quelli che si riferiscono all’export nel sistema manifatturiero (un crollo a doppia cifra meno 10,5 per cento rispetto ai primi nove mesi del 2021, dinamica opposta a quella registrata a livello regionale, pari al più 5,2 per cento, che la posiziona ultima nella classifica con le altre province lombarde): tutto questo sta a significare che la nostra provincia sta pagando un gap importante: si tratta di una situazione che denunciamo da anni ma adesso le cose stanno peggiorando sempre di più.

Stiamo per uscire a fatica dalla situazione Covid che ha inciso notevolmente sulla “salute” delle nostre aziende, le ultime fiere non sono state particolarmente impattanti, anzi; se a questo aggiungiamo la cronica carenza di infrastrutture e attrattive del territorio, possiamo comprendere la complessità della situazione. A peggiorare tutto ciò che stiamo vivendo in questi ultimi giorni, stiamo lavorando con una guerra in corso e non sappiamo come andrà a finire».

Da sinistra, il presidente Grechi e il segretario generale Gallonetto

Come fare? Roberto Gallonetto risponde: «Occorre andare avanti, cercando il più possibile di fare sistema e sinergia tra le imprese. Ma anche adoperarsi al massimo per cambiare mentalità. I giovani si approcciano al lavoro in modo diverso rispetto ad anni fa: non esiste più la formula “lavoro per comperarmi una casa e una macchina” ora i neo assunti vogliono dedicarsi anche ai loro hobby e il mondo del lavoro non può non tener conto di questo». Detto questo «Registriamo una grande sofferenza nel settore manifatturiero – ha sottolineato Gallonetto – vengono a mancare tutte le figure in qualsiasi settore: turistico, della ristorazione ed altro. Non possiamo mettere in discussione il valore e l’importanza dell’alternanza scuola-lavoro, sulla quale le recenti tragedie hanno gettato un’ombra. In molti Paesi l’alternanza scuola lavoro funziona perfettamente e anche qui è bene che prosegua, rispettando tutti i canoni di sicurezza previsti dalla normativa».

Adesso occorre affrontare quello che la guerra in atto porterà. «La questione Russia è decisamente preoccupante – ha concluso Grechi – basta pensare alle materie prime, all’energia, per rendersi conto dei problemi che ci troveremo a gestire. Senza dimenticare il costo delle spedizioni che se prima si aggirava, per fare un esempio generale, attorno ai mille euro, ora quella cifra è cambiata, di tanto: settemila euro. Chi può pagare così tanto? Molte aziende rinunceranno, e molti operatori rimarranno senza lavoro».

Isabella Giardini

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