Mucchi di aghi di pino accantonati negli angoli, asfalto sbeccato e soprattutto una giungla urbana in piena regola: rampicanti sui muri, cespugli che tracimano sui vialetti e sulle tombe, erbacce altissime, nelle aiuole e fra la ghiaia. A voler fare dell’ironia, si potrebbe dire che nonostante la siccità, il cimitero di Vigevano si mantenga al contrario bello rigoglioso: una situazione che, però, fa tutt’altro che sorridere la maggioranza dei frequentatori del camposanto ducale, che per dare un saluto ai propri cari si trovano costretti a farsi largo tra arbusti troppo cresciuti pressochè ovunque, dalle strade d’accesso fino alle lapidi.
La situazione di incuria, segnalata da alcuni frequentatori già nei mesi scorsi, si è acuita nell’ultimo mese, con violenti e improvvisi acquazzoni seguiti da giornate calde e soleggiate che hanno favorito la crescita incontrollata di erbe infestanti. La responsabilità, secondo il Comune, è da accollarsi alla ditta che ha in gestione i servizi di manutenzione e che sta disattendendo gli accordi presi: una mancanza che ha costretto gli uffici ad agire per vie ufficiali. Considerando, tra l’altro, che la ditta è recidiva: «Il Comune sta diffidando formalmente la società che ha in gestione la pulizia e la manutenzione del verde ed eseguire le prestazioni rispetto alle quali si è verificato inadempimento – comunicano del municipio con una nota – inoltre sta verificando se vi siano i presupposti per addivenire alla risoluzione del contratto, anche in considerazione del fatto che dal settembre 2021 ad oggi sono stati fatti alla ditta almeno 5 richiami scritti, inviati con Pec, circa la non corretta esecuzione».
Non è la prima volta che il Comune si trova costretto a interrompere un accordo con una ditta per la cura del verde nei cimiteri: nel luglio 2020 l’amministrazione aveva diffidato l’allora gestore per inadempienze simili; il contratto successivamente era stato risolto. Sul fronte politico, a prendere posizione contro l’insufficiente manutenzione è stata Rifondazione Comunista: «Questo degrado ha già raggiunto chi non può essere purtroppo raggiunto, cioè i defunti: lo stato in cui versa il Cimitero di Vigevano è vergognoso», che ha ricordato anche i furti di rame avvenuti qualche tempo fa all’interno del camposanto. Le lamentele, però, sono arrivate anche dall’utenza, che negli ultimi giorni ha diffuso anche tramite i social network foto di lapidi sommerse dalle erbacce, muri scrostati e viali poco curati.
Alessio Facciolo
