l Isindaco di Gambolò non cambia idea sulle multe date dal velox. Nonostante l’appello lanciato dai multati, riunitisi domenica mattina alla cascina Nellina in un evento organizzato dall’associazione dei consumatori Globo, Antonio Costantino non intende fare dietrofront. Gli esponenti dell’associazione, decisi a dare battaglia con i ricorsi (si parla di 25mila contravvenzioni) chiedono senza mezzi termini che quell’autovelox venga tolto. O che almeno si abbassi il limite di velocità di 70 chilometri orari, che appare troppo alto.
PIOGGIA DI MULTE Gli stessi multati sono disposti a inondare il comune di Gambolò di ricorsi, come annunciato nell’assemblea di domenica mattina. L’autovelox incriminato è quello di viale Lomellina, il tratto di circonvallazione che collega Gambolò a Tromello, e che pone il limite a 50 chilometri orari. Le multe sono arrivate anche a chi andava a 56 chilometri, uno sopra il limite di tolleranza. Se in questo ultime mese c’è stata una pioggia di contravvenzioni, c’è da aspettarsi che nei prossimi ci sarà un’ondata di ricorsi. I legali dell’associazione stanno già affilando le armi, legali, e hanno annunciato che si rivolgeranno al giudice di pace di Vigevano. A meno che il sindaco “non ci ripensi”.
LA POSIZIONE DEL SINDACO Intanto crescono le firme raccolte da Fratelli d’Italia e un altro consiglio comunale è stato convocato, il 5 maggio. Ma non si parlerà di contravvenzioni, come auspica il consigliere di minoranza Elena Nai, che ha presentato un’interpellanza. Antonio Costantino, sindaco di Gambolò, non ci pensa nemmeno a fare dietrofront. «Ho applicato la legge – dice- e mi sono basato non solo sul codice della strada, ma sulle circolari che sono state mandate dal prefetto di Pavia». La strada, trovandosi a meno di un chilometro dal centro abitato, pur essendo una provinciale, deve sottostare al limite di 50 chilometri orari. Peraltro, in più di un’occasione, Costantino ha ricordato come il prefetto l’abbia definita “ad alta pericolosità”. E i ricorsi? «Se ritengono – dice – che non siano correte le multe. Sono io stesso a invitare le persone a fare ricorso. Naturalmente sarà nostro diritto resistere. Non saremo certo noi a dire di non fare ricorso». La battaglia tra gli automobilisti che hanno preso delle multe (alcuni anche più di una) e il comune di Gambolò a questo punto sembra essere solo all’inizio. E nei prossimi mesi si sposterà dalle aule del consiglio comunale a quelle di giustizia.
Andrea Ballone