Test ematici, a Castello d’Agogna riscontrati anticorpi al virus in persone non malate

Nessun malato allo stato attuale, ma la presenza di anticorpo nel sangue fa presupporre un contagio senza sintomi. Sarebbe questo un primo bilancio che si può trarre dei test ematici condotti nelle scorse settimane a Castello d’Agogna, dove dallo scorso venerdì stanno arrivando sulle caselle di posta elettronica delle persone che vi si sono sottoposte gli esiti degli stessi. Nonostante lo stop di Regione Lombardia (che ha da pochi giorni annunciato un dietrofront, coi test ematici che dal 21 aprile partiranno nelle provincie di Brescia, Bergamo, Lodi e Cremona) quello guidato da William Grivel è stato uno dei primi municipi in Lomellina a seguire l’esempio di Robbio, appoggiandosi a un laboratorio di Vercelli per gli esami alla ricerca di anticorpi contro il coronavirus. «Sono sempre stato convinto della validità dell’iniziativa e, non appena a conoscenza di ciò che stava accadendo a Robbio, non ho esitato un solo secondo a contattare il collega ed amico Roberto Francese per dare la possibilità anche ai nostri residenti di sottoporsi al test – spiega il primo cittadino – Su 120 residenti (il 10% della popolazione) che si sono sottoposti all’esame nessuno è risultato malato, ma in una dozzina di persone sono stati trovati gli anticorpi, pertanto hanno contratto il virus e lo hanno sconfitto senza sintomi o con sintomi comunque non tali da dover ricorrere alle cure ospedaliere. Curioso come in alcuni casi, persone dello stesso nucleo familiare non si siano contagiate a vicenda. Questo tipo di test fatto su larga scala aiuterà senza dubbio gli scienziati a conoscere meglio questo maledetto virus, pertanto ringrazio tutti coloro che hanno deciso di sottoporsi al test».

TEST EMATICI A CILAVEGNA Erano invece in 200 l’8 aprile al Palazzetto dello sport di Cilavegna i cittadini che hanno voluto sottoporsi all’esame del sangue, il cui risultato indica se si sia eventualmente positivi al Coronavirus, oppure anche se si sia sviluppata la malattia in modo asintomatico. Il test sierologico è stato ripetuto giovedì 16 aprile dalle 8.30 alle 12.30 per i soli cittadini residenti. Il costo totale del test è a completo carico dei privati e ammonta a 45 euro. L’intenzione è quella di ripetere un esame che ha innanzitutto valore a livello statistico, ma può anche permettere di curare in tempo la patologia. Le richieste erano partite proprio dai cittadini e l’amministrazione ha deciso di contattare così un laboratorio con sede in Piemonte, perché fino alla scorsa settimana quelli lombardi non potevano farlo. Si tratta di un prelievo ematico effettuato da un laboratorio incaricato dall’amministrazione comunale che ha come obiettivo stabilire, in base al tipo di anticorpi presenti, se ci sia una positività al Covid 19 o se il soggetto l’abbia già contratto o sia portatore sano. È un primo esame che può mettere in luce un particolare stato fisico che va poi approfondito. «Da una parte – spiega il sindaco Giovanna Falzone – queste analisi hanno la funzione di screening della popolazione e ci possono servire come dato statistico, dall’altra possono servire alle imprese per capire quando eventualmente possono riaprire e ritornare a lavorare».

Alessio Facciolo
Davide Zardo

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