Regionali 2023 / Loria: «Rilanciare l’istruzione professionale»

«Il mondo della scuola da queste elezioni regionali si aspetta che venga data un’attenzione particolareggiata all’istruzione e alla formazione professionale».

Questi i temi principali secondo Matteo Loria, presidente regionale dell’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola e dirigente scolastico dell’Itis Caramuel e degli istituti Roncalli e Castoldi.

PROFESSIONALI A TERRA Secondo Loria è evidente «l’esigenza del rilancio dell’istruzione professionale che è molto importante e ricercata, in particolar modo nella nostra zona. Purtroppo però le iscrizioni ai corsi professionali sono ancora diminuite». Al momento tuttavia sembra che l’attenzione per il futuro sia concentrata soprattutto sull’autonomia, che nella scuola troverebbe le sue applicazioni più importanti. «Stiamo osservando con interesse questo argomento – spiega Loria – che però è divisivo. Vale a dire, il Nord del paese è interessato all’autonomia, il Sud non è dello stesso avviso. E’ dal 1989 che è stata introdotta l’autonomia scolastica, ma di fatto ancora non esiste perché dipendiamo dagli organismi provinciali o ministeriali». Il ministro Valditara ha parlato di una differenziazione dei salari dei docenti, che potrebbe determinarsi grazie all’autonomia per consentire a chi vive in aree con un costo della vita più alto, come la Lombardia, di percepire un salario reale adeguato, ma per il dirigente del Caramuel la questione è più ampia perché «al Nord ci sono i posti per i docenti e il personale Ata, al Sud ci sono le disponibilità: questo determina discontinuità didattica ed è sempre più difficile trovare docenti adeguati. Tuttavia la soluzione proposta dal ministro potrebbe incentivare la ricerca e aiutare laddove manca personale».

VIG Caramuel dirigente scolastico Matteo Loria 02
Matteo Loria (Caramuel)

GIUDIZIO SOSPESO Loria individua poi due criticità, che ritiene importanti nel nostro territorio in ambito scolastico e per le quali non si è fatto abbastanza, «innanzitutto quelle “strutturali”: le scuole sono obsolete, alcune cadono a pezzi, i fondi del Pnrr potevano essere utilizzati per ristrutturare gli edifici. La seconda riguarda la dispersione scolastica: i dati sono allarmanti. Un giovane su quattro non cerca lavoro, non fa nulla. La Regione può intervenire destinando fondi a progetti mirati per quello che sta diventando un grande problema sociale». Riguardo a un giudizio sul modo in cui la giunta uscente ha gestito le sfide che la Lombardia si è trovata ad affrontare, dalla pandemia al conflitto ucraino, dalla crisi energetica all’inflazione, Loria precisa che «Anp è apartitica, mi limito a dire che abbiamo dovuto affrontare qualche problema: la gestione del periodo di pandemia, che è stato a dir poco caotico, è un esempio per tutti».

Isabella Giardini

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