Torna la castagnata alpina a Vigevano

Il Gruppo Alpini Vigevano Mortara torna a offrire leccornie alla città. E’ ormai tutto pronto per la 37esima Castagnata Alpina, che si svolgerà sabato 21 e domenica 22 ottobre in Castello. L’evento è stato presentato dal sindaco Andrea Ceffa, dal capogruppo Alpini Vigevano-Mortara, Giuseppe Abrardi, da Angelo Mantovani, Gianpiero Albertario. «Stiamo presentando un evento importante e molto atteso – ha detto il primo cittadino – che occuperà due giorni, sabato 21 e domenica 22 e si terrà nel cortile del Castello Sforzesco oppure nella Strada Sotterranea se farà brutto tempo».

IL MENU’ Sabato 21 ottobre dalle ore 10.30 alle ore 24 e domenica 22 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 19.30 si potrà trovare polenta con gorgonzola e baccalà, vin brulè, caldarroste, castagnaccio, torte. Domenica 22 ottobre alle 16 si potrà assistere all’esibizione del Corpo Musicale Alpino “La Baldoria” di Busto Arsizio. «Abbiamo acquistano undici quintali di castagne, trentacinque baccalà, il vin brulè scorrerà a fiumi – ha detto entusiasta Abrardi – saranno, come sempre, molto apprezzate anche la polenta con il gorgonzola e il castagnaccio. Si può pranzare con noi oppure portare a casa».

LE PENNE NERE «Sono onorato – ha detto il sindaco – e salutare il Gruppo Alpini di Vigevano che quest’anno celebra il 60esimo anniversario di fondazione: gli Alpini sono una presenza importante e fondamentale per la nostra città, ricordo a tutti che nel momento del bisogno si fanno sempre trovare pronti e disponibili, questo atteggiamento accade anche nei momenti di festa e di aggregazione: proprio in quegli istanti la loro presenza sempre calorosa ed affettuosa è apprezzatissima ed attesa. Sono la dimostrazione più alta del senso di solidarietà e di dedizione al bene comune». Gli ha fatto eco il commento Abrardi: «Gli Alpini, orgogliosi della propria divisa, che non è altro che un cappello di feltro da pastore con una penna di corvo di montagna, si sono sempre fatti onore e hanno anche ispirato le più belle canzoni. Adesso molto è cambiato, ma c’è comunque una magia che resiste in questa Italia, che fa sì che noi alpini manteniamo il cuore giovane e siamo sempre in prima fila, per aiutare, dare una mano a coloro che hanno più bisogno».

Isabella Giardini

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