“Pronto intervento sociale”: un servizio per il territorio

Si chiama “Pronto Intervento Sociale”. Si tratta di un intervento professionale qualificato a supporto di situazioni di emergenza e di urgenza con lo scopo di fornire una risposta immediata, tempestiva e qualificata alle diverse manifestazioni del bisogno e di garantire la continuità socio-assistenziale nei momenti di chiusura degli uffici pubblici. Un immenso aiuto, su tutti i fronti.

Il progetto è stato presentato in conferenza stampa dal sindaco Andrea Ceffa, dall’assessore alla partita Marzia Segù, dalla dirigente dei servizi sociali Elisabetta Guido, assieme a Laura Re Ferrè e da Rossella Pesenti della cooperativa sociale “Il Melograno”.

IL PIANO «Questo progetto nasce dal piano di zona, non abbiamo potuto non notare che erano molte le richieste di aiuto da risolvere in tanti ambiti nei momenti di chiusura degli uffici, e assieme ai servizi sociali, con la cooperativa Melograno siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di 218.000,00 euro che, il prossimo anno, sarà rinnovato – ha detto l’assessore Segù – il “Pronto Intervento Sociale” si occupa dell’h24, è un fondo indirizzato a questo, si può chiamare il numero verde 800933658 dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 8 sabato, domenica e festivi tutto il giorno e si troverà un assistente sociale pronto ad ascoltare, aiutare». Il Numero Verde è destinato ai cittadini, il numero di servizio alla forze dell’ordine, ai presidi sanitari, ai soggetti che garantiscono la continuità assistenziale.

Si tratta di un Fondo che lo Stato ha destinato agli ambiti che sono più aderenti agli interventi sociali – ha specificato Guido – il progetto non ‘copre’ solo Vigevano ma i 51 comuni del Piano di zona.

SOSTEGNO La Cooperativa Sociale Il Melograno gestirà questa sperimentazione, una delle prime in Lombardia, in 72 comuni nelle aree della Lomellina, del Visconteo, del corsichese. L’obiettivo è garantire un intervento sociale in quelle situazioni dove fino ad oggi sono intervenute principalmente forze dell’ordine o vari soccorritori sanitari.  Ci riferiamo, ad esempio ai minori stranieri non accompagnati, di violenze domestiche, di situazioni di grave disagio familiare.  Sono stati creati volantini che illustrano il servizio, non solo in lingua italiana, anche in albanese, arabo. «Il servizio prevede l’attivazione di assistenti sociali dislocati sul territorio e raggiungibili telefonicamente che, a seconda delle esigenze, possono dare indicazioni specifiche alle unità di emergenza presenti sul luogo del fatto o raggiungere fisicamente i soggetti a rischio per coadiuvare l’intervento – ha continuato Pesenti – “Il Melograno” sta predisponendo una centrale operativa  che risponde alle chiamate dal territorio, in accordo con i Comuni, le Forze dell’Ordine, Areu che può dare una consulenza telefonica immediata, verificando le necessità di una immediata presenza di un proprio operatore».

Insomma si dà inizio ad una sorta di “triage telefonico”, che può tradursi in un supporto in caso di richiesta di un alloggio provvisorio per la notte, la presa in cura di minori durante una crisi familiare violenta, l’aiuto con soggetti fragili che necessitano di un approccio di assistenza sociale professionale.  E’ una sperimentazione di dodici mesi. Una sperimentazione radicale.

Isabella Giardini

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