Arriverà il 17 dicembre in Lomellina “La Luce della Pace”. Approderà prima alla scuola dell’infanzia di Dorno proseguendo poi per le scuole materne di Gropello, Garlasco, Alagna e Zerbolò fino al 19 dicembre. La luce della pace è una fiamma che proviene dalla lampada ad olio che arde nella chiesa della Natività di Betlemme.
A dicembre di ogni anno da quella fiamma ne vengono accese altre e diffuse in varie parti del pianeta come simbolo di fratellanza e pace. «Per noi è un privilegio ospitare un simbolo così importante in cui il valore della pace tra i popoli rappresenta un aspetto di stringente attualità – spiega la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Garlasco, di cui le scuole ospitanti fanno parte – Sonia Mastroleo – Grazie alla staffetta degli Scout e con la collaborazione delle Ferrovie dello Stato arriverà a Novara. Le insegnanti di Dorno in collaborazione con la Pro Loco andranno personalmente il 17 dicembre nella città piemontese per ricevere la luce della pace e la custodiranno fino al 19 dicembre distribuendola nei vari plessi». Ma le attività dell’istituto comprensivo garlaschese saranno molteplici in questo periodo natalizio anche per altri progetti.
«Con il dottor Marco Casciano – prosegue la dirigente – abbiamo aderito all’iniziativa: leggi e regala un sorriso ai bambini ospedalizzati. Le rappresentanti dei genitori della scuola dell’infanzia di Garlasco organizzano un mercatino delle torte, in piazza, il 18 dicembre, e il ricavato sarà devoluto alla realizzazione di progetti scolastici» I genitori dei bambini dell’ infanzia di Dorno organizzano un mercatino il 17 dicembre in piazza Bonacossa; i ragazzi della scuola media di Gropello esporranno i loro manufatti 18. «I vari plessi – conclude Sonia Mastroleo – hanno organizzato un concerto di Natale. In chiesa; a Garlasco il 20 dicembre alle 17.30 suoneranno i ragazzi del percorso musicale: la scuola elementare di Garlasco vede un bambino alla batteria. Gli addobbi realizzati dalla scuola dell’infanzia di Garlasco sono stati già spediti ai reparti di chirurgia e oncoematologia del policlinico San Matteo per il progetto “decoriAMO”».
Mauro Depaoli